Il Milan di Sandro Tonali è pronto a tuffarsi nel finale di stagione. Con una qualificazione alla prossima Champions League ancora tutta da conquistare e all’orizzonte la tripla sfida contro il Napoli tra Serie A ed Europa. Ai microfoni di Dazn ha parlato proprio il centrocampista rossonero. Di seguito ecco un estratto delle dichiarazioni di Tonali.
“Io penso che il momento che sta attraversando De Ketelaere sia normale. È successa la stessa cosa anche a me. Lui è stato pagato tanto, è stato preso per risolvere le partite e sta pagando la pressione. È un grande giocatore che deve ritrovare sicurezza, noi dobbiamo aiutarlo. Deve andare bene una partita e poi vedremo il vero Charles”.
“Leão è davvero fortissimo, servono due uomini per marcarlo. Quando si accende, andiamo in porta in un secondo. Magari non sta avendo la continuità che ha avuto l’anno scorso, ma è il più forte e deve mettere sempre in campo questa qualità”.
“Per quanto riguarda Ibrahimovic posso dire che in allenamento voglio giocare contro di lui. Quando vinco le partitelle lo prendo in giro, ma se perdi ti massacra”.
“Sognavo di giocare nel Milan. Il primo anno è stato difficile: dividere l’essere tifoso e l’essere giocatore non è stato semplice, però dopo un periodo di assestamento ce l’ho fatta. All’inizio era un peso indossare questa maglia, mi trovavo in un posto in cui dovevo cercare di non deludere nessuno. Ho avuto paura, era tutto diverso, ma con l’aiuto di Pioli ho superato tutto. Ho parlato tanto con il mister. E adesso sta facendo lo stesso con altri giocatori che stanno vivendo quello che ho passato io. Non ho mai pensato di non farcela, giocare con lo stadio vuoto mi ha aiutato all’inizio”.
“Fino a questo momento è stata una stagione strana. Il castello che avevamo costruito è crollato in quei 5 minuti di Milan-Roma. Non sono riuscito a darmi una spiegazione. Ripenso agli allenamenti di quel periodo e non capisco come sia possibile. Eravamo troppi fragili. La cura era tornare a vincere e a giocare con coraggio. Non abbiamo dimenticato quel mese. E’ stata una follia avere quelle 7-8 partite, ne possono capitare due o tre, ma sette sono troppe”.