Manca pochissimo a Milan–Napoli, super Derby italiano valido per l’andata dei quarti di finale di Champions League. Una sfida che si preannuncia spettacolare e sicuramente incerta, ma che ha già subito alcuni ribaltamenti di fronte anche prima del calcio d’inizio di questa sera alle 21:00 a San Siro.
Torniamo allo scorso 17 marzo, giorno dei sorteggi per i quarti di finale di Champions. L’urna di Nyon abbina il Milan (che agli ottavi ha eliminato il Tottenham) al Napoli (che si è sbarazzato dell’Eintracht Francoforte).
Sembra passata un’eternità ma poco meno di un mese fa, il pensiero comune era che alla sqaudra di Spalletti fosse andata più che bene e partisse come molto favorita contro gli uomini di Stefano Pioli.
Un preguidizio opinabile ma comunque confermato dai fatti: il Napoli primo in classifica continuava a vincere e convincere, mentre il Milan viveva un periodo altalenante e prima della sosta per le Nazionali cadeva per 3-1 sul campo dell’Udinese il 18 marzo.
Passano le due settimane della pausa e il 2 aprile Napoli e Milan si trovano di fronte in campionato, nella prima delle tre sfide tra le due squadre in meno di 20 giorni. I presupposti sono gli stessi pre sosta, ma il risultato stravolge i pensieri.
I rossoneri schiantano con un netto 0-4 il Napoli al Maradona, infliggendo ai partenopei la peggior sconfitta stagionale. Partita dominata dal Milan, che tornato al classico 4-2-3-1 (dopo l’assurda e inefficace esperienza tattica del 3-4-2-1) ritrova certezze, solidità, ritmo e soprattutto un fenomeale Rafael Leao.
Il risultato non compromette la corsa Scudetto napoletana, ma certamente ne incrina la certezze ed è uno di quei match che lasciano il segno. Il 17 marzo scorso poi nessuno aveva considerato il fattore infortuni, con gli Azzurri che verranno a Milano senza Osimhen, Simeone e con un Raspadori acciaccato.
Il Napoli ha vinto in campionato nello scorso turno (1-2 contro il Lecce), mentre il Milan ha pareggiato 0-0 contro l’Empoli. Ma poco cambia, ritrovarsi di fronte dieci giorni dopo chi ti ha rifilato uno 0-4 non lo cicatrizzi affatto, soprattutto senza le tue armi migliori.
La squadra di Spalletti stasera si troverà di fronte poi ad una situazione ambientale mai vissuta, un San Siro che sarà letteralmente bollente (e sold-out).
Non stupiamoci se vedremo un Napoli snaturare le sue caratteristiche di sempre in memoria della prima sconfitta, essere certamente più attento e guardingo ma anche più insicuro, incerto e impaurito e che pensi soprattutto a non prenderle e poi giocarsela al ritorno (e sperando di avere il suo 9)
Di contro il Milan potrebbe sentire l’odore del sangue e buttare sale sulla ferita, impostando una partita di coraggio ma anche di gioco mentale contro un avversario che arriva all’appuntamento non più da favorito.