Milan-Napoli, Calaiò: “Senza Osimhen servirà la partita perfetta”
Questa sera Milan e Napoli daranno vita all’andata dei quarti di finale di Champions League con l’obiettivo di portare dalla propria la qualificazione. Una partita che potrebbe valere una stagione, soprattutto per i rossoneri, visto l’andamento altalenante in campionato. Anche il Napoli si giocherà tantissimo, ma lo farà senza Victor Osimhen. A tal proposito l’ex attaccante azzurro Emanuele Calaiò ha commentato la gara di questa sera.
Milan-Napoli, le parole di Calaiò
Intervistato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com, Calaiò, che in carriera condusse il Napoli dalla Serie C alla Serie A, ha parlato dell’assenza di Osimhen e non solo. Queste le sue dichiarazioni:
Sull’assenza di Osimhen: “Sicuramente senza di lui per il Napoli è più difficile. Con lui la squadra ha più variazioni tattiche, più fisicità, più velocità in verticale mentre con Raspadori si deve cambiare modo di giocare. Quest’ultimo è bravo a legare il gioco ma non è un giocatore che può sfruttare la profondità: è rapido ma non ha la falcata di Osimhen. E poi se il Napoli voleva puntare sui cross senza Osimhen non lo può fare. Di conseguenza sarà un Napoli di tecnica, velocità e palleggio. La squadra dovrà fare la partita perfetta per tenere la qualificazione in bilico, anche un pareggio sarà buono per poi giocarsela tutta al ‘Maradona’“.
Sul vantaggio del Milan: “Per me la partita del ‘Maradona’ fu strana: il Napoli più brutto della stagione contro il Milan più bello della stagione. Pioli ha fatto un grande lavoro tattico chiudendo tutti gli spazi centrali. Ricordiamoci che il Milan è il campione uscente del campionato, è sempre una grande squadra e se si accedono quei 3-4 giocatori di livello ti può mettere in difficoltà. Campionato e Champions sono due cose separate: serve la mentalità, la freddezza e le motivazioni. E gestire i momenti della partita. Il Napoli farà una partita maschia di temperamento e una tecnicamente con un grande possesso palla cercando di sfruttare i pochi palloni che il Milan gli lascerà a disposizione“.
Sull’uomo partita: “Tra Milan, Inter, Juventus e Napoli c’è una differenza, ossia che le prime tre si appoggiano sulle individualità. Nel caso del Milan dico Leao, Théo Hernandez, Tonali. L’Inter si appoggia a Lukaku e Lautaro, la Juve a Di Maria. Il Napoli è una squadra più corale e anche senza le individualità sono riusciti spesso a trovare la situazione. Quindi nel caso degli azzurri non mi aspetto il singolo che fa migliorare la squadra, bensì il collettivo. Poi, ci sono comunque elementi come Kvaratskhelia, Zielinski e Raspadori che non danno punti di riferimento e sono imprevedibili, ma è il Napoli inteso come squadra nel complesso che può fare la differenza“.