Milan-Monza, Galliani: “La partita della mia vita, a San Siro…”

Milan-Monza, Galliani: “La partita della mia vita, a San Siro…”

(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Adriano Galliani, AD del Monza e storico dirigente del Milan, ha parlato della sfida di oggi pomeriggio tra rossoneri e brianzoli a San Siro. Di seguito le sue dichiarazioni a Diario AS.

Milan-Monza, le parole di Galliani

Milan Monza Galliani
(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Sulla sua storia: La partita della mia vita. Sono nato a Monza dove ho fondato la mia azienda. Dal ’75 al ’85 sono stato uno dei proprietari della squadra: mia madre mi portava allo stadio fin dai 5 anni. Nel ’79 metà della mia azienda l’ho venduta a Berlusconi“.

Sul Milan: “Berlusconi mi chiese di dimettermi dal Monza e mi nominò amministratore delegato rossonero fino al 2018 quando si chiuse il cerchio. Dieci anni nel Monza, 31 nel Milan e altri quattro nel Monza: tutta la mia vita“.

Sul momento del Monza: “La squadra è nata 110 anni fa e grazie a Berlusconi è arrivata in Serie A per la prima volta. Quando lo ha comprato erano 17 anni che non disputava neanche la Serie B. Dire che è un sogno è un eufemismo

Sulle emozioni a San Siro: “Mi sto allenando mentalmente da tutta la settimana. Le telecamere mi cercheranno ma io non voglio muovere un muscolo. Gol, rigori, Var: la mia faccia rimarrà la stessa. So che non ci crederanno ma ci proverò

Sul futuro del Monza: “Non possiamo ad aspirare a essere il Milan, il Barcellona o il Real Madrid. Abbiamo altri modelli come l’Udinese, l’Atalanta, il Sassuolo o il Villarreal

Galliani, l’elogio ad Ancelotti

Milan Monza Galliani
(Photo by THOMAS COEX/AFP via Getty Images)

Su Ancelotti: “Con Ancelotti si sbagliano, dicono che ha vinto quattro Champions League ma… sono sei! Con il Milan ne alzò due anche da giocatore. Lui è il più grande, punto. Nessuno ha vinto cinque top campionati europei e credo che mai torneremo a vedere qualcuno come lui. Solo lui può fare cose del genere. Continuiamo ad avere un grande rapporto e, in più, per me il Madrid è speciale. Quando ero piccolo mi emozionavo con Di Stefano