Si è chiuso ieri alle 20 il mercato estivo 2023. Una sessione che ha visto inevitabilmente grande protagonista il Milan della nuova coppia Furlani-Moncada (e del DS D’Ottavio). I rossoneri, arrivati quinti sul campo nella scorsa stagione e quarti grazie alla penalizzazione della Juventus, hanno deciso di attuare un vero e proprio repulisti della rosa con ben 10 innesti e tantissime cessioni (tra gli esuberi in rosa è rimasto solo Caldara). Ecco il nostro pagellone.
La cessione di Tonali, unita agli addii di Maldini, Massara e Ibrahimovic, avevano gettato nel panico la tifoseria rossonera che si è però consolata con un mercato che ha regalato a Pioli una squadra molto più forte di quella dello scorso anno (e paradossalmente, sulla carta, anche di quella che vinse lo scudetto nel 2021-2022). I colpi più importanti sono stati sicuramente Pulisic in avanti e Loftus-Cheek con Reijnders a centrocampo. Questi ultimi hanno innalzato il livello tecnico della rosa in maniera esponenziale, senza dimenticare anche l’importante innesto di Chukwueze. Il nigeriano si candida a vero craque della sessione estiva anche se sarà complicato scalzare l’americano ex Chelsea.
Completano il reparto avanzato gli arrivi di Okafor dal Salisburgo e di Jovic dalla Fiorentina, con il giovane Romero colpo interessante a parametro zero per potenzialità e prospettive. Resta l’amaro in bocca del mancato arrivo di Taremi dal Porto ma l’ex Eintracht possiede tutte le caratteristiche per far rifiatare Giroud e riscattare alcune annate deludenti rispetto al proprio potenziale. Sportiello come vice Maignan, il giovane Pellegrino in difesa e l’interessantissimo Musah a centrocampo completano un roster che permetterà a Pioli di essere competitivo in tutte le competizioni.
Detto della cessione di Tonali, il cui incasso da circa 80 milioni di euro unito ai soldi della qualificazione Champions ha permesso ai rossoneri di imbastire un calciomercato in entrata da 130 milioni di euro, il club è stato bravo a sfoltire anche la rosa da tutti quei calciatori che non facevano più parte dei progetti tecnici di Pioli (da ultimi Ballo-Toure e Origi finiti rispettivamente a Fulham e Nottingham Forest). Le uscite di Messias (prestito con obbligo al Genoa), di Saelemaekers (prestito oneroso con diritto al Bologna) e di Rebic (titolo definitivo al Besiktas) hanno alleggerito la rosa anche dal punto di vista economico. Il totale complessivo, secondo Calcio e Finanza, registra un aumento di solo mezzo milione di euro rispetto al totale della scorsa stagione. Sostenibilità e competitività: il Milan non smette di stupire.