Milan, Lecce più importante del PSG: ora la conferma in A
Il Milan apre il sabato della dodicesima giornata di campionato affrontando il Lecce al Via del Mare. I rossoneri vengono dalla bellissima prestazione e vittoria contro il Paris Saint-Germain in Champions League. Ma oggi contro la squadra di D’Aversa è la vera prova per capire se il momento negativo è davvero finito.
Non è facile dimenticare (per i tifosi rossoneri ma anche per tutti gli appassionati di calcio) quello che è accaduto martedì sera, con il miglior Milan stagionale che ha mandato KO la corazzata di campioni del PSG e si riaperto il proprio destino in Champions.
Milan, lo spirito della Champions per ritrovarsi in campionato: a Lecce Pioli non può sbagliare per non smentire sè stesso
Un Milan compatto, aggressivo e feroce che ha concesso pochissimo alla squadra di Luis Enrique e si è ritrovata nel carattere e soprattutto in un gioco propositivo ed efficace che ha esaltato alcune prestazioni singole (Leao e Loftus–Cheek su tutti), che era andato a perdersi nell’ultimo periodo.
Come detto per quanto indimenticabile e importante, la partita contro i francesi è già storia e davanti alla strada del Milan c’è l’impegno odierno in trasferta col Lecce. A chi ne mastica poco di calcio, verrebbe facile dare i rossoneri come super favoriti contro la squadra di D’Aversa dopo aver messo sotto una top europea come il Paris-Saint Germain.
Eppure non sarà così perché oggi pomeriggio il Milan più che il Lecce, dovrà sfidare soprattutto sè stesso e dimostrare che la notte europea di San Siro non sia stato un fuoco di paglia, ma invece l’inizio di una nuova ripartenza in campionato.
Il Milan infatti viene da uno score poco invidiabile in Serie A, dove nelle ultime tre ha raccolto solamente 1 punto in tre giornate cadendo rispettivamente contro Juventus ed Udinese e facendosi prendere in rimonta sul pareggio dal Napoli.
Una partita dove ci saranno elementi tecnici e tattici e dove sulla carta il Milan è nettamente superiore ad un Lecce che non vince dal 22 settembre, ma dove quello che conterà di più sarà l’aspetto mentale.
Si dovrà vedere il Milan formato Champions e soprattutto il Milan capace di giocare d’insieme e di alternativa e non crogiolarsi nuovamente nel mono-schema della totale responsabilità a Rafaeal Leao.
Un test che vale anche per Stefano Pioli. Giustamente travolto dalle critiche pre PSG e rivitalizzato post PSG. L’allenatore dovrà dare continuità alla squadra nella prestazione europea e non diventare il bluff di sè stesso, riportando quel furore agonistico anche sul territorio italiano e rimettere il Milan nella corsa allo Scudetto assieme alle rivali Juve ed Inter.