Milan, Leao: “Vogliamo vincere davanti ai nostri tifosi”

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Alla vigilia del derby della Madonnina, in casa Milan c’è la massima concentrazione. La squadra di Pioli, punta non solo a trionfare per la supremazia cittadina, ma anche per continuare a tenere il passo del Napoli di Spalletti e allungare la striscia di vittorie consecutive. Infatti il Milan dopo aver battuto la Roma nell’ultimo turno ha centrato la quinta vittoria di fila. In oltre vincere sull’Inter, significherebbe staccare proprio i nerazzurri di 10 punti in classifica, distacco che si farebbe molto consistente in ottica qualificazione Champions.

Proprio del derby, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, ha parlato l’attaccante rossonero Rafael Leao. Il portoghese, ha risposto direttamente sul derby, sui suoi punti di riferimento e sulla sua stagione in atto.

Sul derby

Ricordo quello vinto col mio assist a Ibra, peccato che non ci fosse il pubblico. Vogliamo vincere davanti ai tifosi. Se vale un pezzo di Scudetto? È presto: l’ultimo se lo è preso l’Inter, va rispettata. Ma un derby è un derby, vincerlo è importante”.

I suoi modelli di ispirazione

“Zlatan è un fratello maggiore, gli sto sempre vicino. Lui sa che posso fare la differenza con i piedi, ma mi mostra che l’importante è la testa, restare sempre concentrato. Il miei punti di riferimento? Pioli, un allenatore esigente. Maldini, un idolo che parla con semplicità perché ognuno di noi dia il meglio. E Ibra, un esempio per il passato e per il presente: l’età per lui è un numero”.

Non solo talento ma anche sacrificio

“Il nostro stile di gioco ha il senso di libertà che l’allenatore ci insegna: siete giovani ma maturi in campo, ci dice, godetevi la gioventù ma onorate questa maglia. Io sento la fiducia dei compagni che mi danno la palla, dribblo per ritrovarmi davanti alla porta e fare l’assist o il gol. Sono un predestinato? Dio mi ha regalato il talento, la cosa più rara. Ma poi ci sono i sacrifici, il lavoro duro. A calcio non si gioca da soli. Ho un talento da coltivare. Nel Milan sto dimostrando quello che posso fare”.