Il Milan sta chiudendo la prima stagione sotto la guida di Cardinale tra alti e bassi, ma il neo proprietario rossonero è deciso ad elevare il club ed allo stesso tempo evolvere il progetto con pragmatismo e intelligenza. Ecco alcune delle sue dichiarazioni su alcuni importanti temi che riguardano il Diavolo, fra cui il nuovo stadio e il mercato.
La stagione del Milan si sta avviando verso una conclusione agrodolce. I rossoneri si sono indubbiamente resi protagonisti, nel complesso, di un ottimo campionato, ma il rammarico non manca di certo, specialmente se si guarda anche ai percorsi ampiamente deludenti in Champions League e Coppa Italia. La proprietà targata Redbird ha però intenzione di elevare ulteriormente il progetto rossonero, sia dal punto di vista sportivo che da quello economico. Il nuovo proprietario del club rossonero ha confermato nuovamente questa intenzione ai microfoni del portale americano Fortuna.com, dove ha spiegato quelli che saranno i prossimi step che garantiranno al Milan un’ulteriore crescita.
“Se non costruissimo uno stadio di proprietà diventerebbe davvero complicato competere a livello internazionale, ma il mio impegno con il Milan resterà tale anche se lo stadio non si farà, in quel caso resteremo a San Siro. I terreni a San Donato? Volevo semplicemente essere sicuro di poter avere a disposizione una zona di terreno praticabile per poter edificare lo stadio. L’Italia ha senza dubbio bisogno di più infrastrutture per gli spettacoli dal vivo, e se potessi aiuterei anche tutti gli altri proprietari della Serie A a costruirne, perché sarebbe un bene per l’ecosistema. In America questo modo di pensare è comune, e io credo che gli investitori statunitensi siano attratti dall’Italia perché questo paese possiede dei marchi importanti ma poco gestiti”.
“Dal punto di vista economico, non si tratta di superare le spese degli altri, ma di investire meglio il capitale, e di incrementare gli introiti. Spese come quelle di PSG e Manchester City non potrebbero essere mai superate”.
Un concetto, quello dello “spendere bene”, più volte espresso dal numero uno rossonero, che da sempre porta avanti una politica incentrata sugli acquisti intelligenti ed una politica economica green. L’intenzione è quindi quella di alzare il livello, ma di farlo con un occhio di riguardo verso il bilancio e puntando ad alzare gli introiti negli anni, e in questo senso la costruzione di un nuovo stadio risulterebbe senza dubbio decisiva.