Milan, la scelta di Leao: occasione Champions per il fantasista

Milan, la scelta di Leao: occasione Champions per il fantasista

Leao: "Non mi piace stare in panchina ma con Fonseca è tutto risolto" (Lapresse) - calcioinpillole.com

La presenza di Rafa Leao nel blasonato match tra Real Madrid e Milan è quasi certa, il portoghese dovrà dimostrare di meritare la titolarità.

Questa sera al Santiago Bernabeu si troveranno contrapposte le due compagini che hanno vinto maggiormente in Europa. Il bilancio è 15-7 eppure guardando alla stretta attualità il divario appare incolmabile. Esattamente 20 anni fa il Milan aveva da poco vinto la coppa dalle grandi orecchie, stagione 2003/2004, era un avversario temibile e blasonato ed affrontarlo era sempre piuttosto probante. Da allora molto è cambiato. In primis Carlo Ancelotti, artefice di tanti successi di concerto con la dirigenza composta da Berlusconi e Galliani, siede ora sulla panchina del Real Madrid. I Blancos non hanno smesso di investire ma l’hanno fatto in maniera più chirurgica. Non solo nomi altisonanti ma profili atti ad implementare il valore intrinseco della squadra e ciò non vuol dire necessariamente spendere meno. Ora, i campioni si sono succeduti da una parte e dall’altra ma sponda rossonera qualcosa si è interrotto. Paulo Fonseca, non esattamente il massimo esperto di big match europei, dovrà provare ad infondere il giusto atteggiamento ai suoi. Ciò può partire anche da scelte diverse rispetto a quelle recenti.

Occasione Leao: cosa può dare in più al Milan

Per comprendere le differenze su lungo raggio delle due compagini è sufficiente dare uno sguardo ai rispettivi bilanci. Florentino Perez gioca un altro sport. Al netto di ciò, il disallineamento è ben evidente anche rispetto alle rose a disposizione. Ovunque peschi, Carlo Ancelotti può giovare di calciatori dalla qualità tecnica e dall’expertise invidiabile. Paulo Fonseca ha come giocatore più tecnico Rafael Leao. Quest’ultimo ha avuto un esordio stagionale in salita con una latente fiducia che si è tradotto in uno scarso rendimento qualora impiegato. Ora, i numeri dicono che con il numero 10 in campo il Milan abbia un rendimento migliore e dopo qualche panchina di troppo rispetto al passato, potrebbe dare qual qualcosa in più ai rossoneri. Il lusitano dovrà fare la differenza sulla fascia sinistra, attingendo all’immensa tecnica che possiede ma che ha lasciato nel cassetto dopo la vittoria dello scudetto. Ad essere determinante dovrà rivelarsi il suo dialogo con Theo Hernandez che ad oggi non ha ancora espresso il massimo potenziale.