Milan, Kjaer si ritira: “Ho chiuso nel club dei miei sogni”
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Milan, Kjaer si ritira: "Ho chiuso nel club dei miei sogni" (LaPresse-calcioinpillole.com)
L’ex difensore del Milan, Simon Kjaer, annuncia pubblicamente il proprio ritiro dal calcio giocato. Ecco le dichiarazioni ufficiali del danese.
Dopo l’esperienza al Milan, terminata nell’ultima estate, Simon Kjaer ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo, annunciando pubblicamente il proprio ritiro dal calcio giocato. Nel corso di un’intervista ai microfoni di TV 2 Sport, l’ormai ex difensore danese ha parlato delle motivazioni che lo hanno condotto a questa scelta definitiva. Svincolatosi dal club rossonero, dove ha giocato negli ultimi 3 anni e mezzo (da gennaio 2020), il classe ’89 ha disputato la sua ultima partita quando la Nazionale danese ha sfidato la Norvegia in amichevole prima della fase finale degli Europei. Di seguito, le sue dichiarazioni: “Adesso è davvero il momento giusto per chiudere questo capitolo. Non è una decisione che ho preso dopo l’estate, ma a cui avevo pensato prima dell’Europeo. Nell’autunno scorso avevo capito che il mio tempo a Milano forse stava per finire. Cosa sarebbe accaduto? Non ho avuto assolutamente bisogno di annunciare nulla a nessuno tranne che a me stesso“.
Milan, ritiro Kjaer: “Non volevo ricevere un addio così grande”
L’ex difensore del Milan, Simon Kjaer, continua con le dichiarazioni sul suo ritiro dal calcio giocato: “Da qui ci sono stati molti componenti che hanno influenzato il futuro. I bambini, la famiglia, la Nazionale e il Milan, il club dei sogni. Ci sono state tante cose che hanno fatto sì che dopo l’Europeo finisse così: Ho aspettato che arrivasse qualcosa, ma dovevo decidere in primis per la mia famiglia e poi per l’aspetto sportivo. Non mi pento di nulla. Non mi manca nulla in questo senso“.
“Il finale l’ho vissuto a San Siro e quell’esperienza… Sapevo benissimo che quella era la fine. Non ho avuto assolutamente bisogno di riferire nulla a nessuno tranne che a me stesso. Guardando indietro, avrei potuto facilmente rendere il ritiro ancora più grande e fare una tappa ancora più grande dopo Milano. Ma non ne ho bisogno. Non era importante per me ricevere un addio così grande“.