Milan-Juventus, cosa fanno oggi i protagonisti dell’ultima sfida scudetto
Era il 25 febbraio del 2012. Una serata che è rimasta nella storia. Divenuta celebre per il gol non convalidato a Muntari ma, oltre alle polemiche arbitrali, quella sera è stato posto il primo mattone di un ciclo storico della Juventus in Italia. Quella sera di otto anni fa, in un San Siro sold-out, il Milan consegnava alla Juventus lo scettro del dominio in Serie A. Un dominio che ancora vige e che, proprio domani sera, il Milan vuole interrompere. La classifica diceva Milan 50 e Juventus 49 ma, i bianconeri dovevano recuperare un match contro il Bologna, rinviato per maltempo. I rossoneri avevano trionfato la stagione precedente e, inevitabilmente, cercavano il bis. La Juventus, dopo una profonda fase di rifondazione, è tornata ad essere una squadra da scudetto, ben differente da quella da settimo posto della stagione 2010/11.
Il Milan cerca il bis, la Juve è rinata con Conte
I bianconeri sono passati sotto la guida di Antonio Conte. Al Milan c’è Max Allegri. Quella sera, le due squadre scesero in campo nella loro veste usuale. Ai rossoneri manca Ibrahimovic, squalificato per tre giornate dopo Milan-Napoli, a causa del colpo a Salvatore Aronica. Allegri ovvia all’assenza dello svedese, schierando la coppia Pato-Robinho. Conte si affida al tandem Quagliarella-Borriello. Ecco le formazioni di quella sera del 25 febbraio 2012. Milan: Abbiati; Abate, Mexès, Thiago Silva, Antonini; Nocerino, Van Bommel, Muntari; Emanuelson, Pato, Robinho. Juventus: Buffon; Bonucci, Chiellini, Barzagli; Lichtsteiner, Pirlo, Marchisio, Vidal, Estigarribia; Quagliarella, Borriello.
Il match è storia: 1-1 finale firmato da Nocerino e Matri. Nel primo tempo non convalidato un gol netto di Muntari, nel secondo tempo ne viene annullato uno a Matri, per un fuorigioco che non c’è. Alexandre Pato lasciò il campo a fine primo tempo, a causa di uno dei celebri e frequenti infortuni muscolari, entrò al suo posto Stephan El Shaarawy. Al 72′ Massimo Ambrosini prese il posto di Urby Emanuelson. Nella Juve subentrarono Pepe, Vucinic e Matri, al posto di Estigarribia, Borriello e Quagliarella.
L’ossatura Juventus e i senatori storici del Milan
Juve, oggi Pirlo è il condottiero
Di quella Juventus, capace di fermare la superiorità del Milan, è rimasta l’ossatura difensiva. Buffon, Bonucci e Chiellini, seppur con “ruoli di scena” più marginali sono ancora la forza del carattere Juventus. Bonucci è ancora un titolare, Chiellini ha lasciato la titolarità a un De Ligt in rampa di lancio. Gigi Buffon è la “riserva di lusso”, alle spalle di Szczesny. Litchsteiner fu protagonista di 7 dei 9 scudetti del ciclo Juventus, per poi passare all’Arsenal e all’Augusta. Proprio nell’agosto del 2020, lo svizzero ha annunciato il suo ritiro a 36 anni. Anche Marchisio ha appeso gli scarpini al chiodo, dopo una breve parentesi allo Zenit San Pietroburgo. Arturo Vidal, dopo aver lasciato i bianconeri per approdare a Bayern e Barcellona, è tornato in Italia e contende di nuovo lo scudetto al Milan, stavolta con la maglia dell’Inter. Andrea Pirlo, domani sera, sarà alla guida dei bianconeri come allenatore. Estigarribia, oggi 34enne, dopo svariati prestiti in Serie A, è tornato in Sudamerica tra Paraguay e Argentina e Uruguay: oggi gioca nel Deportivo Maldonado. Quagliarella, 38 anni, è ancora protagonista in Serie A, con la Sampdoria. Borriello si è ritirato e fa l’ambasciatore dell’Ibiza. Anche Vucinic si è ritirato, dopo una parentesi all’Al-Jazira. Lo scorer del match Alessandro Matri, oggi è un collaboratore del Ds della Lazio Igli Tare. Che dire di Antonio Conte, oggi alla guida dell’Inter che, scherzo del destino, vuole interrompere il dominio di quella Juve, iniziato proprio da lui.
Milan, ancora Ibrahimovic come leader
Poco è rimasto di quel Milan. Abbiati, Abate, Mexès, Antonini, Nocerino e Van Bommel si sono ritirati. L’ex portiere, per un breve periodo, è stato Team manager dei rossoneri. Antonini oggi è un procuratore sportivo. Nocerino allena il settore giovanile dell’Orlando City, Van Bommel ha guidato il Psv Eindhoven ma, dopo l’esonero, è diventato opinionista per Sky Deutschland. Muntari gioca ancora ma, attualmente, è svincolato. Emanuelson gioca nell’Utrchet, a 34 anni. Robinho è tornato in Brasile ma, al momento, sta affrontando grossi guai legali. Pato, flagellato dagli infortuni, ha tentato la sorte tornando in Brasile, poi una breve parentesi al Chelsea, oggi è svincolato Quella sera non c’era Zlatan Ibrahimovic che, però, faceva parte di quella rosa. Oggi, a 39 anni, Zlatan Ibrahimovic è ancora il leader della rinascita del Milan, anche se, con ogni probabilità, non prenderà parte al match. Max Allegri, dopo l’esperienza al Milan, andò a legittimare il dominio Juventus dopo l’addio di Conte, ottenendo altri 5 scudetti e due finali di Champions League.