Milan-Inter, l’analisi e le possibili chiavi tattiche del Derby

Milan-Inter, l’analisi e le possibili chiavi tattiche del Derby

(Photo by Gabriel Bouys, Getty Images) calcioinpillole.com

Domani sera lo Stadio Giuseppe Meazza accenderà i riflettori su uno dei Derby più sentiti e attesi dei tempi recenti. Un Milan-Inter che può consegnare l’aritmetica dello Scudetto ai nerazzurri, che hanno la possibilità di vincere il titolo nella stracittadina contro i rivali cittadini. Un ipotesi che i rossoneri vogliono assolutamente evitare. 

Ancora poco più di 24 ore e poi sarà data parola al campo. Domani sera alle 21:00 la 33ª giornata di Serie A si chiuderà con uno scoppiettante Milan-Inter e che potrebbe chiudere la Serie A 2023/2024 con cinque giornate d’anticipo e regalare ai nerazzurri lo Scudetto della seconda stella.

Milan-Inter, un Derby che può valere il titolo per i nerazzurri di Inzaghi I rossoneri per l’orgoglio nell’ “ultimo atto” di Pioli

La situazione attuale in classifica recita così con l’Inter prima a quota 83 e il Milan secondo a 69. Un vantaggio di 14 punti a sei giornate dalla fine e che mette in condizione i nerazzurri di avere il primo match point Scudetto già domani sera. La formazione di Inzaghi però deve solo vincere per chiudere i discorsi, mentre un pari o una vittoria rossonera rinvierebbero la festa alle prossime settimane. Un Derby in cui Inter e Milan ci arrivano in momenti assolutamente diversi in termini umorali e di motivazioni.

Milan Inter
(Photo by Marco Luzzani, Gettyimages) calcioinpillole.com

L’Inter viene dal pareggio casalingo per 2-2 contro il Cagliari e generalmente nelle ultime uscite i nerazzurri sono apparsi un po’ appannati soprattutto a livello fisico, pareggiando due delle ultime quattro partite e strappando il successo contro l’Udinese solo all’ultimo secondo. Ma la squadra di Inzaghi ha condotto un campionato strepitoso per risultati, continuità e livello di gioco e domani sera potrebbe suggellare il tutto. Miglior attacco con 77 gol fatti e miglior difesa con sole 17 reti subite che certificano un dominio assolutamente meritato.

Tutt’altra parte della barricata per il Milan, che arriva al Derby dopo la deludente eliminazione nei quarti di finale di Europa League contro la Roma e soprattutto in una situazione ambientale non facile per il tecnico Stefano Pioli, ormai condannato ad un esonero che sembra già scritto a causa di una stagione altamente sotto le attese.

L’analisi del Derby Milan-Inter

Il fattore mentale che vedrà un Inter presumibilmente molto carica e desiderosa di prendersi lo Scudetto e un Milan ferito e rabbioso che vorrà rovinare e rinviare i festeggiamenti ai rivali, dipingono quella che potrebbe essere una partita parecchio tesa. Con il Milan che come ulteriore spinta vorrà rompere la striscia negativa di 5 KO nei Derby del 2023, con in ultimo il pessimo 5-1 della partita d’andata di questo campionato.

Il Milan visto giovedì sera all’Olimpico contro la Roma ha fallito sia in termini caratteriali che di organizzazione di gioco, e sarà interessante capire come 96 ore dopo i rossoneri saranno in grado di resettarsi e approcciare in maniera corretta una partita di grande importanza. Per Pioli si presentano problemi in difesa: oltre allo squalificato Thiaw, non ci sarà Pierre Kalulu e anche Kjaer è in forte dubbio. Per trovare forze fresche sia a livello mentale che fisico, il Milan potrebbe cambiare soprattutto in attacco dove a destra Chukwueze insidia fortemente Pulisic.

Tutto più chiaro in casa Inter. Rosa quasi al completo per Simone Inzaghi che deve fare a meno solo di Cuadrado. Difficile che per una partita di questo tipo il mister nerazzurro cambi i suoi titolarissimi, con l’11 della stagione che verrà confermato in toto con gli importanti rientri dalla squalifica di Pavard in difesa e di Lautaro Martinez in attacco.

Le chiavi tattiche del Derby

Al netto delle condizioni psico fisiche delle due squadre e che sicuramente avranno un loro impatto nel Derby di domani, si affrontano due delle squadre più forti del nostro campionato e che come valori tecnici assoluti si equivalgono. Come detto sarà curioso come il Milan reagirà anche da un punto di vista di modifiche del proprio gioco e rispetto a quel pochissimo di buono che si è visto con la Roma. Tutto può essere, ma è difficile che Pioli possa inventarsi qualcosa di troppo innovativo in così poco tempo.

Molto probabile che il Milan punti tanto sul fattore mentale della sfida provandosi ad aggrapparsi al talento stroardinario dei suoi migliori giocatori, che devono dare una risposta. Ovviamente il duo della corsia mancina Theo Hernandez e Leao dovrà mettere sotto stress la catena destra dell’Inter, che sarà composta presumibilmente da Pavard e Darmian come quinto. La velocità e la tecnica del francese e del portoghese dovranno essere elementi fondamentali. Così come il lavoro sporco che toccherà a Giroud, con il 9 rossonero che dovrà aprire spazi agli inserimenti delle ali (a sinistra Leao, a destra Pulisic o Chukwueze) o favorire l’ingresso del trequartista assaltatore Loftus-Cheek.

Dove il Milan può soffire? Sicuramente le complicanze viste di un centrocampo (Adli e Reijnders dovrebbero essere i titolari) che garantisce poca copertura e potrebbe soffrire i meccanismi oliati del trio di mediana dell’Inter composto da Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan. Con l’Inter che potrebbe trovare spazi ampi una volta superata la prima linea di pressing del Milan e attaccare anche con efficacia una retroguardia che ha spesso peccato in forti disattenzioni in questa stagione.

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(Photo by Gabriel Bouys, Gettyimages) calcioinpillole.com

Le zone di campo e i duelli che decideranno la partita

Domani si affrontano due squadre che cercano di dominare la partita in modo molto diverso. Il Milan conta molto sulla bravura individuale dei propri interpreti e su quanto efficacemente la squadra riesca ad isolarli con gli avversari.

La gara dei rossoneri potrebbe svoltare ovviamente sulla fascia sinistra ma anche a destra, dove il lato mancino difensivo dell’Inter con Dimarco e Bastoni (due giocatori non velocissimi), può andare in difficoltà con la classe di Pulisic o la rapidità di Chukwueze.

L’Inter è una squadra più da sistema. I nerazzurri non hanno grossi talenti individuali in rosa e la forza della stagione è stata soprattutto nell’organizzazione e nalla qualità del gioco. Un gioco che parte fin dalla difesa con Bastoni e Pavard considerabili come primi costruttori di gioco della squadra di Inzaghi e che si sviluppa con trame precise e codificate del trio di centrocampo, che ha nei piedi e nella testa la possibilità di prendere il controllo del Derby.

Se il Milan dovesse lasciare troppo palleggio, consapevolezza e libertà di agire alle geometrie di Calhanoglu, alle accelerazioni di Mkhitaryan e al lavoro totale di Barella l’Inter potrebbe prendersi un vantaggio piuttosto decisivo per indirizzare la Stracittadina.