Milan-Inter, il derby di Supercoppa che può condizionare una stagione
Una finale, un derby, un crocevia fondamentale per il prosieguo della stagione: c’è tutto questo nel fischio d’inizio di Milan-Inter di Supercoppa Italiana. Domani alle ore 20:00, in quel di Ryadh, Maresca darà il via alle danze di una finalissima che potrebbe condizionare notevolmente il cammino delle due squadre in Serie A. Al King Fahd International Stadium si va verso il tutto esaurito, con 300 tifosi che provengono dall’Italia.
Milan-Inter, un derby che vale più di una Supercoppa Italiana
Non stanno affrontando un momento semplice l’Inter e il Milan. I nerazzurri, prima della vittoria di misura contro il Verona, hanno rimediato un rocambolesco pareggio contro il Monza, che, per la modalità con cui è arrivato, poteva tagliare le gambe ai nerazzurri. Gli uomini di Stefano Pioli, invece, sembrano aver perso la retta via. Due pareggi di fila per 2-2 non fanno bene ai rossoneri, soprattutto l’ultimo con il Lecce. La grande occasione di rilanciarsi, per entrambe le squadre è, dunque, la finale di Supercoppa Italiana. Un derby vis a vis, senza esclusione di colpi, tra due club che fino a pochi mesi fa si battagliavano lo Scudetto sul campo.
Sarà importante per entrambe le formazioni giocare una partita d’intelligenza, senza lasciarsi sopraffare dalla foga agonistica. Lo psicodramma, in caso di sconfitta pesante, è dietro l’angolo; ecco perché non bisognerà peccare di concentrazione da entrambe le parti. Una vittoria può dare morale per la disperata rincorsa al Napoli, primo in vetta solitaria a più nove dal Milan; una sconfitta potrebbe buttare giù moralmente. E anche se Pioli ha dichiarato che “il campionato non conta”, quello di Supercoppa Italiana sarà inevitabilmente un derby fondamentale per il prosieguo della stagione, che anticipa di poco più di due settimane quello di Serie A, che si giocherà a San Siro il 5 febbraio.
Inter: Lautaro e Dzeko sono le certezze, ma serve solidità tra centrocampo e difesa
Simone Inzaghi si affiderà con ogni probabilità alla coppia d’attacco Lautaro-Dzeko. Il Toro è tornato in grande spolvero dal Mondiale, e i due gol nelle ultime due partite ne sono la dimostrazione. La coppia con il bosniaco è ormai rodata, con il centravanti ex Roma che offre esperienza e costanza al reparto. Un duo che si completa a vicenda, tra esplosività e posizionamento in campo. L’esperienza e il fisico di Edin servirà ai nerazzurri per far salire la squadra e sfruttare al meglio le palle inattive.
Ciò che è da sistemare, però, è la solidità tra il centrocampo e la difesa. Con il rientro a pieno regime di Barella e Calhanoglu, i nerazzurri potranno contare sulla classe e il dinamismo dei due giocatori. Fanno storcere il naso, però, i due gol subiti contro il Monza, che denotano la mancanza di solidità del reparto difensivo. Le distrazioni di mercato non dovranno togliere la concentrazione a Skriniar, che si dovrà mostrare leader tecnico del reparto. Sarà inoltre importante ritrovare il miglior Dumfries, che per ora è notevolmente appannato, sia in fase offensiva che difensiva, come dimostrato dall’autogol a Monza.
Milan: Giroud è l’uomo delle partite che contano
Se c’è un uomo a cui si può appellare il Milan per uscire da una situazione complicata, quello è Olivier Giroud. L’attaccante francese, alla bellezza dei suoi 36 anni è ancora il trascinatore indiscusso dei rossoneri. Il gol con la maglia rossonera gli manca da più di due mesi, dalla vittoria per 2-1 sullo Spezia del 5 novembre. Il rientro dal Mondiale per il centravanti non è stato semplice. Una partita secca e decisiva come quella di Supercoppa tra Milan ed Inter può essere quella giusta per ritrovare la motivazione, ma soprattutto il gol.
Non mancherà di certo la classe di Rafael Leao, che con la sua esplosività è pronto a far ammattire la difesa nerazzurra. Le certezze in mezzo al campo prendono il nome di Sandro Tonali e Ismael Bennacer: uomini affidabili e precisi in tutte e due le fasi, pronti a smistare e recuperare palloni su palloni. Bisognerà ritrovare Theo Hernandez, altro giocatore che, al rientro dal Mondiale, sta faticando un po’. L’ultimo autogol contro il Lecce è la dimostrazione del momento difficile che il terzino sta passando. Un match acceso come il derby di Supercoppa Italiana potrà fargli bene al corpo e all’anima.