Milan-Inter: come arrivano i nerazzurri al derby

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Questa sera alle 20:45 il calcio italiano ha l’occasione di gonfiare il petto al cospetto del mondo intero, forte di una partita dal prestigio senza tempo. Milan-Inter non è semplicemente il derby di Milano, ma l’attuale massima espressione della Serie A, sia in termini tecnici che tattici, a braccetto con la meravigliosa banda partenopea che oggi ha affrontato il Verona. I diavoli rossoneri sono chiamati all’esame più importante, quello che li porrà dinanzi ai cugini nerazzurri, vincitori dell’ultimo scudetto e dominatori assoluti della stracittadina negli ultimi anni.

COME L’INTER ARRIVA AL DERBY

Inzaghi e i suoi si presentano alla partita di stasera con una consapevolezza ritrovata anche in ambito internazionale, forti del doppio successo ottenuto contro i moldavi dello Sheriff, che ha riassestato gli equilibri del girone. In termini di risultati, l’Inter arriva al derby con 4 vittorie ed 1 pareggio nelle ultime 5 partite, numeri importanti che certificano una costanza riacquisita, in seguito alla caduta di Roma contro la Lazio.

La biscia milanese ha mostrato un inizio di stagione fatto di grandi lampi e poca costanza nei 90 minuti. Un problema evidenziato sia in ambito italiano che internazionale, figlio di un cambio progettuale che ha bisogno dei giusti tempi per stabilizzarsi definitivamente. I nerazzurri hanno una rosa forte, consolidata ed esperta, arricchita dalle idee di Inzaghi, bravo a valorizzare i singoli ed a sfruttare le grandi capacità tecniche e l’ampiezza di questa squadra.

Gli addii di Conte, Lukaku ed Hakimi avevano certamente spaventato il popolo nerazzurro, visto il grande valore tecnico perso. Tuttavia l’Inter continua a viaggiare con forza, grazie ai numeri di un Dzeko completamente rinato (7 reti in 11 giornate) ed un’idea di calcio più propositiva e votata all’attacco. Da sottolineare anche la restaurazione di Arturo Vidal, che sta ritrovando fiducia e smalto con la guida del tecnico piacentino. Barella sta estendendo le sue capacità tecnico/tattiche, grazie ad una collocazione più avanzata, impreziosita dai soliti compiti universali. Brozovic continua ad essere un fondamentale equilibratore di gioco, utile sia in fase di transizione che in quella di costruzione, mentre Lautaro Martinez matura a vista d’occhio, e la sua crescita, soprattutto mentale, è sotto gli occhi di tutti.

I PUNTI INTERROGATIVI

Calhanoglu e Dumfries rappresentano, attualmente, i più grandi punti interrogativi di questa squadra. Il fantasista turco sta evidenziando una mancanza di costanza in termini di prestazioni, un problema riscontrato anche nella sua precedente avventura rossonera. Dumfries mostra sprazzi da grande giocatore, ma si è spesso dimostrato acerbo su alcune situazioni in fase difensiva. Joaquin Correa è in grado di incantare, ma le sue condizioni fisiche sono spesso inaffidabili, e la sua continuità ne risente drasticamente.

L’Inter arriva quindi al match con una consapevolezza ritrovata, ma con un grande bisogno di tenere alta la concentrazione per tutta la durata della partita, e il derby può certamente essere un’occasione per fare un grande passo in avanti anche in questo senso.