Zlatan Ibrahimovic nei giorni scorsi è stato chiaro con la società e con il tecnico: lo svedese ha fatto capire chiaramente di aver bisogno di uno come Mario Mandzukic al suo fianco per spaventare le difese avversarie ma soprattutto per avere un calciatore che faccia il lavoro sporco per lui, che lotti su ogni pallone provando a fargli da sponda, che porti via l’uomo e che gli lasci lo spazio necessario per colpire.
I vari Rebic, Leao, Hauge, Saelemaekers e Diaz sono giovani e a volte vanno fuori giri. Parliamo di calciatori che hanno voglia di fare e che hanno bisogno di dimostrare domenica dopo domenica il proprio talento. A tratti ciò oscura l’interesse primario della squadra, vincere ad ogni costo, sacrificandosi per il bene comune e difendendo anche 90 minuti con il coltello tra i denti se necessario.
Mario Mandzukic è l’emblema di questo spirito di combattimento che Zlatan Ibrahimovic pretende dai propri compagni di squadra. Così come Ronaldo alla Juventus faceva faville con il croato al suo fianco, lo stesso vuole fare anche lo svedese.
Naturalmente Mandzukic non è ancora al massimo della forma e ci vorranno almeno 2/3 settimane prima di poterlo vedere al 100%. Al momento ha collezionato poco più di 40 minuti in due partite e man mano avrà sempre più benzina. Fino a quel momento il Milan continuerà ad affidarsi all’estro e alla fantasia dei suoi giovani gioielli, ma quando Mandzukic sarà in forma ecco che qualcosa potrebbe cambiare.
L’idea è quella di vedere Mandzukic al fianco di Ibra in una sorta di 4-2-4 con Calhanoglu leggermente più esterno e con Saelemaekers a destra, unico capace di offrire parecchia copertura rispetto agli altri trequartisti. Rimarrebbero a quel punto fuori Rebic e Leao, che potrebbero diventare fondamentali a gara in corso e protagonisti in Europa League. Calhanoglu infatti è inamovibile così come Saelemaekers, quest’ultimo però soprattutto per questioni tattiche come accennato in precedenza. Staremo a vedere Pioli cosa deciderà di fare.