Milan, Ibra resta, Donnarumma e Calhanoglu aspettano
Il futuro del Milan è legato alla risoluzione di tanti nodi. Primo tra tutti quello dei rinnovi dei giocatori in scadenza, quindi la risoluzione dei prestiti, tantissimi. Sul tavolo, a 3 mesi dalla fine della stagione e quindi dalla deadline del 30 giugno, ci sono ovviamente i contratti di Donnarumma e Calhanoglu. I rossoneri non possono permettersi di perdere i due giocatori più preziosi della loro rosa a zero. Per entrambi, però, le trattative stanno diventando a dir poco estenuanti. Per il portiere, rappresentato da Mino Raiola, le posizioni sono cristallizzate da tempo: il Milan offre 8 milioni di euro netti l’anno, il giocatore ne chiede 8. La soluzione: un rinnovo legato ad una clausola di rescissione non troppo alta. Soluzione che permetterebbe al club di monetizzare un eventuale addio e a Donnarumma di liberarsi senza mettere in campo trattative estenuanti.
Per il trequartista turco il quadro è forse un po’ più semplice. Lui vuole rimanere al Milan – proprio come Donnarumma del resto – e il club rossonero lo ritiene un pezzo fondamentale dello scacchiere tattico del futuro. Eppure, la firma sul rinnovo non è ancora arrivata. Anche qui, c’è distanza tra offerta (4 milioni di euro a stagione, bonus compresi) e richiesta (7 milioni di euro). Non una differenza da poco, ma neanche un abisso incolmabile, a patto di venirsi incontro.
Poi, ci sono due veterani. Il primo, ovviamente, è Zlatan Ibrahimovic, colui da cui tutto è cominciato. Il suo arrivo, poco più di un anno fa, ha letteralmente risvegliato il Milan dal torpore, rilanciando le ambizioni rossonere. Non c’è più molto da dire né da sorprendersi: 40 anni ad ottobre, può ancora garantire un contributo importante, e lo sta dimostrando in questi giorni con la Nazionale Svedese. Un po’ come la scorsa estate, è lecito attendersi che la trattativa per il rinnovo andrà per le lunghe. Ma alla fine, hanno tutti voglia di godersi, reciprocamente, un altro anno di Ibra al Milan, e chissà se sarà davvero l’ultimo. Infine, Mario Mandzukic, arrivato da svincolato a gennaio, e sin qui ingiudicabile: difficile rivederlo a Milanello la prossima estate.