Milan, i racconti dei tifosi sulla trasferta di Verona: “Pugni e minacce”
Il portale Panorama ha riportato importanti testimonianze di alcuni tifosi del Milan presenti allo stadio Marcantonio Bentegodi domenica sera, in occasione del match dei rossoneri contro l’Hellas Verona (vinto 1-3 dalla formazione meneghina). I racconti sono tutt’altro che edificanti e costruiscono un brutto quadro della trasferta veronese. Di seguito due testimonianze.
Milan, le testimonianze dei tifosi rossoneri sulla trasferta di Verona: “Presi a pugni e ci aspettavano con le cinghie all’uscita”
“Nascondevo la maglietta rossonera sotto una felpa con la zip proprio per evitare problemi. Facevs caldo e me la sono slacciata. Non ho fatto in tempo a farlo e una persona ha cominciato ad insultarmi a distanza mentre altri due si sono avvicinati. Uno dei due mi ha colpito con un pugno e mi ha ha preso e ferito il labbro. Dentro lo stadio non abbiamo avuto problemi, ma poi alla fine il clima è cambiato. Una quindicina di persone ha cominciato a minacciare e ad insultare e non si sono fermati nemmeno davanti ai bambini. Anzi, qualcuno ha gettato contro ad un bambino una bottiglietta di plastica piena di birra. Mentre cercavamo di uscire, hanno insultato il padre e hanno gettato la birra sul figlio.
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— Hellas Verona FC (@HellasVeronaFC) May 9, 2022
Quando siamo usciti dallo stadio mi ero tolto tutto, avevo la felpa ma con niente sotto. Ce ne siamo andati a testa bassa fingendoci tifosi del Verona delusi, ma intorno a noi c’erano persone armate di cinghie che aspettavano di vedere se c’era qualche tifoso del Milan. Poi siamo arrivati alla macchina e tornati a casa“.
“Quello che ho visto a Verona mi ha riportato al calcio anni’90 in Serie C. Arrivato allo stadio c’era una coppia di signori che è stata aggredita. Lui si è dovuto difendere ed era semplicemente un signore che passava li per caso e stava andando al lavoro. L’unica colpa che aveva era che indossava una felpa rossa. Al termine della partita i tifosi del Verona ci hanno aspettato all’uscita e tutti quelli che non avevano sciarpe dell’Helals venivano insultati e non solo. Un ragazzo è stato preso a calci, mentre affianco a me c’era una famiglia con tre bambini. La piccola ha pianto per tutta la partita davanti a certi soggetti che minacciavano e urlavano“.