Milan, Giroud e quel nemuero 9 non più maledetto
Olivier Giroud si è presentato con una doppietta alla prima del Milan in casa, a San Siro. La numero 9 è pesante e negli ultimi anni è anche maledetta. L’attaccante francese ha preso coscienza di ciò e la prende con leggerezza. Inizia la partita contro il Cagliari con un suggerimento di tacco che però Leao non concretizza. Lavora da classico numero “9” e accentra su di se le attenzioni della difesa sarda per poi smistare palloni come un vero centro boa. I due goal sono solo il coronamento di una prestazione semplicemente positiva.
Maledizione spezzata
Era dal 2013, quando in attacco il Milan schierava Mario Balotelli, che un rossonero non segnava una doppietta all’esordio a San Siro. La prima delle due marcature è esecuzione fredda e decisa di un attaccante esperto e che vede bene la porta. Il secondo goal lo segna su rigore ma qui il discorso è sempre lo stesso: il rigore devi comunque segnarlo. Ibrahimovic da bordo campo applaude e lo studia. Le due torri hanno l’intelligenza e la coscienza tattica per coesistere insieme e produrre una mole non indifferente di pericoli alle difese avversarie. Toccherà al tecnico Pioli trovare il modo giusto per far coesistere i due giocatori magari con Brahim Diaz (anche ieri prestazione senza sbavature) a supportarli da dietro. Anche perché lo spagnolo, in questo stato di forma, risulta insostituibile. Il Milan sembra aver ritrovato numeri importanti, il 9 e il 10, e dopo la sosta i rossoneri ascolteranno, dopo sette lunghi anni, la musichetta della Champions League in un girone davvero molto difficile. Ma se queste sono le premesse, il Milan potrebbe far stropicciare gli occhi anche in Europa.