Milan, gioia per molti ma non per tutti | Fonseca ha deciso: in due al ballottaggio. Uno è di troppo
Il successo del Bernabeu ha rialzato il morale e le quotazioni del Milan. Per molti ma non per tutti. Fonseca ha deciso, uno è di troppo.
La rivincita di Paulo Fonseca. Sì proprio lui, l’allenatore a cui è stato dato il benvenuto con una serie di mugugni prima ancora di vederlo lavorare in campo. Contestato e criticato, messo subito in discussione alle prime difficoltà.
Aveva le valigie pronte prima del derby, già si erano fatti i nomi del suo successore, quando accade quello che in pochi di aspettano: il Milan batte l’Inter dopo sei sconfitte di fila, grazie alle mosse dell’allenatore portoghese.
Manca la continuità, però, così Fonseca torna in discussione. Ma se c’è una qualità che gli va riconosciuta è la coerenza. Il lusitano ha risposto sempre garbatamente alle critiche, non ascoltandole e preferendo andare per la sua strada.
Così si arriva alla Notte Magica di Bernabeu, altra mossa tattica tanto sorprendente quanto efficace: Musah su Vinicius, al resto pensano Thiaw, il solito Morata che al suo Real Madrid segna sempre e un superlativo Reijnders.
Tutti sul carro del vincitore
Ora tutti lo applaudono, lo impalmano, lo glorificano. Ma Fonseca non cade nella trappola. “È normale che la gente mi ora mi vuole bene – sorride nel pre-partita della sfida con il Cagliari – ma per me non è cambiato niente. Io devo seguire la strada in cui credo, devo essere sempre equilibrato”.
Tutti sul carro del vincitore, adesso. Se poi il Milan dovesse trovare la continuità che finora è sempre mancata, ci si dimenticherà dell’inizio terribile della sua avventura all’ombra della Madonnina. L’entusiasmo ora regna sovrano, per molti ma non per tutti.
In due al ballottaggio
L’assenza di Morata contro i sardi per un colpo ricevuto da Pavlovic, ha come conseguenza il lancio di Camarda dal primo minuto. Neanche stavolta Fonseca si fida di dare una maglia da titolare ad Abraham e Jovic, quest’ultimo comunque acciaccato. La scelta che potrebbe anticipare una mossa di mercato.
L’attaccante inglese è in prestito secco al Milan, dopo un buon inizio s’è fermato di fatto a Firenze, con quel rigore tirato (e sbagliato) quando in realtà era Pulisic il preposto al tiro dagli undici metri. Il serbo praticamente non si è mai visto quest’anno. Difficile che Tammy lascerà il Milan a gennaio anche se le vie di mercato sono infinite, più probabile Jovic. Se dovessero entrambi superare il taglio del mercato invernale, il ballottaggio si protrarrà a giugno. Perché uno dei due è di troppo nel Milan. Nel Milan di Fonseca, ovviamente.