Milan, Gazidis: “Servono infrastrutture sostenibili per il futuro del calcio”

Milan Gazidis tifosi

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Il Milan può festeggiare dopo aver battuto la Lazio in Coppa Italia ed aver vinto il derby con l’Inter. In tutto questo, però, bisogna pensare e progettare anche il futuro, partendo dalla crescita del calcio in generale. Ne ha parlato l’ad rossonero, Ivan Gazidis, ai microfoni della CNN durante il suo viaggio a Dubai, nella quale ha parlato durante Expo2020. Dal tema degli stadi e infrastrutture, all’inclusione della “diversity”, finendo con il tema razzismo. Tanti i temi toccati da Gazidis, di seguito le sue parole.

Le dichiarazioni di Gazidis

Su stadi e infrastrutture

“Nuove infrastrutture sostenibili sono le fondamenta per costruire il futuro del calcio. E In Italia questo è un passo che va fatto. Il calcio in Italia era ai vertici del mondo 20, 30 anni fa, ma non è riuscito a costruirsi delle fondamenta per il futuro. Deve farlo se vuole avere un domani sostenibile, solido ed emozionante. Il calcio italiano può riuscirci, il potenziale che può sbloccare è incredibile”.

Accessibilità nel calcio

“Oggi, il calcio non è più solamente un gioco per uomini. È uno sport accessibile a tutti, sempre più donne si stanno avvicinando al calcio in tutto il mondo. È uno sport globale, quindi deve evolvere per essere più inclusivo. Il primo passo è avere uno stadio sicuro e inclusivo in cui tutti possano realmente sentirsi parte di un evento. Il tema sui nuovi stadi ha portato il dialogo direttamente sul ruolo sociale del calcio e sui temi di inclusione e diversity su cui il Milan è da sempre in prima fila”.

I cambiamenti da apportare

“Credo che il calcio in qualche modo rifletta i problemi della società, ma credo anche che abbia il grande potere di guidare un cambiamento positivo, stimolando riflessioni e soluzioni, fornendo esempi da seguire. Una delle sfide del calcio di oggi è la diversity: è un settore dominato dagli uomini. Ritengo che avremmo molti benefici con un ambiente più inclusivo e diversificato. Al Milan abbiamo lavorato molto su questi temi”.

Questione razzismo

“Quando ci sono episodi razzisti all’interno del nostro stadio, ci devono essere delle sanzioni efficaci. E alla fine sono i Club che devono affrontare queste situazioni, perché non c’è nessun altro in grado di attuare questo cambiamento sul campo”.

Su Ibrahimovic

“Zlatan è consapevole che ogni anno che passa ha bisogno di adattare il suo fisico e fare evolvere il suo gioco per continuare a essere importante e performante allo stesso livello. Quando lo deciderà, spero possa giocare la sua ultima partita qui al Milan. Abbiamo una storia speciale con Zlatan. Ha davvero restituito qualcosa a tutti, alla squadra e, in modo particolare, a tutti i giovani talenti che stanno crescendo in questo Club”.