Contro il Benevento, domani, il Milan di Pioli ha l’occasione, ghiottissima, di rilanciarsi dopo la caduta dell’Olimpico. Il quarto posto è ancora nelle mani dei rossoneri, quinti solo in virtù degli scontri diretti, ma ipoteticamente terzi con Juventus e Napoli. La squadra di Filippo Inzaghi, c’è da starne certi, venderà carissima la pelle, perché, in un cammino parallelo con quello dei rossoneri, è definitivamente invischiata in una difficilissima lotta salvezza. Ribaltando la classifica, se l’Inter è sicura del primo posto, e il Crotone dell’ultimo, in cinque si giocano tre piazzamenti Champions ed in quattro due posti nella Serie A del prossimo anno.
Un quadro inimmaginabile a inizio 2021, quando il Milan batteva il Benevento a domicilio (0-2) restando in vetta alla classifica, seppure con un solo punto di vantaggio sull’Inter. I campani, da parte loro, erano al decimo posto, a soli 4 punti dalla Lazio. Una vita, calcistica, fa. In cui Rafael Leao sembrava finalmente il giocatore che potrebbe essere, un attaccante tecnico e mortifero. Il secondo gol rossonero ne era la prova lampante.
Ecco, un lampo. Alla fine si è ridotto a questo, perché il portoghese da quel momento è diventato l’ombra di sé stesso. O forse, in una visione più pessimistica, è tornato ad essere quel giocatore inconcludente che si è visto fin troppo spesso. Appena due reti in un girone intero. E allora, domani, contro il Benevento, Pioli tornerà ad affidarsi a Ibrahimovic, l’unica certezza di un attacco che va a corrente alternata. E per Rafael Leao la sensazione che i bonus, dopo due stagioni al Milan, siano finiti…