Milan, Conceiçao si presenta: “Voglio vedere voglia e carattere”
L’allenatore del Milan Sergio Conceiçao è intervenuto in conferenza stampa per la sua presentazione come nuovo tecnico dei rossoneri. Il portoghese è subentrato nella giornata di ieri all’esonerato Fonseca e avrà la missione di risollevare le sorti dell’altalentante stagione rossonera.
Parte ufficialmente oggi l’Era di Sergio Conceiçao al Milan. Un’avventura non facile quella che aspetta il tecnico portoghese, che ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2026 col club rossonero e con la possibilità per la società di interrompere il rapporto già sul finire di questa stagione se i risultati non dovessero essere all’altezza. Subito un impegno importante per Conceiçao, che venerdì affronterà la Juventus nella semifinale della Sueprcoppa Italiana in programma a Riyad e che sarà il suo esordio come allenatore del Milan. Di seguito tutte le sue dichiarazioni.
Milan, ecco Sergio Conceiçao. Le parole del neo tecnico alla conferenza di presentazione: “I moduli non mi interessano, voglio vedere una squadra che darà il massimo. I giocatori sono tutti uguali, metterò chi merita in allenamento”
Prima dell’intervento di Conceiçao come neo tecnico del Milan, ha preso la parole Zlatan Ibraimivoic, Consulente di Red Bird e dirigente rossonero in merito alla scelta del cambio di guida tecnica.
“Inanzitutto voglio ringraziare Fonseca per il professionista che è. Massimo rispetto per lui. lui. Lo abbiamo esonerato perche non ha avuto continuità di risultati e quando sei al Milan i risultati sono fondamentali. La decisione di esonerare Paulo è stata dopo la partita con la Roma. Abbiamo sbagliato a mandarlo in conferenza stampa e vogliamo chiedere scusa a lui e ai tifosi. Non siamo soddisfatti dei risultati in campionato e vogliamo raggiungere i nostri obiettivi. La Supercoppa Italiana è uno di questi obiettivi per quest’anno. La responsabilità è di tutti e non solo dell’allenatore, ma va condivisa con tutti e prendendoci le responsabilità. Nel bene e nel male un club come il Milan è sempre pronto, non siamo nel panico. Ora è arrivato il momento di presentare Sergio Conceiçao, Lo abbiamo scelto perché è una persona di carattere ed è un vincente. Ha avuto già esperienza da subentrato e ha fatto grandi risultati con il Porto. Ha già idee chiare e obiettivi in testa e ieri ha subito lavorato con la squadra. Ora il nostro lavoro è fargli fare il meglio possibile“.
Le dichiarazioni di Conceiçao
“Essere qui è una responsabilità. Un piacere essere qui e venire a lavorare in un club così enorme e importante e che conosco bene. Un piacere e un orgoglio ed è un passo in avanti della mia carriera e del mio staff. i tifosi sono l’anima del club. Senza di loro è difficile vivere e crescere. Noi dobbiamo rispettare questi valori e dobbiamo lavorare tanto per dimostrare che siamo all’altezza. Al momento le cose non vanno bene ed è colpa non solo di una persona, ma di tutti quelli che lavorano nel Milan. Dobbiamo riflettere anche se non abbiamo molto tempo, ma non ci lamentiamo e niente scuse. Dobbiamo lavorare per cercare di vincere e costruire una squadra molto competitiva“.
“Francisco sarà un avversario a livello professionale, ma a casa è mio figlio ovviamente. Quello che ho detto ai ragazzi è che non sono importanti i sistemi di gioco, ma serve spirito e mentalità e che non si possono negoziare. L’intensità, l’aggressività, la voglia e la fame di dare tutto in partita per vincere. Non è facile perché io sono appassionato, sento molto le partite e voglio che anche i giocatori abbiano la stessa passione. Penso che sia questo il lavoro da fare: i giocatori devono capire che devono avere il fuoco negli occhi fin dall’allenamento. Ovviamente c’è l’organizzazione e la strategia della partita, ma queste è la cosa principale“.
“Secondo me non è colpa di una sola persona. Tante cose non hanno funzionato. Io penso che Paulo ha avuto dei buoni periodi e ha fatto ottime partite e altre meno. Ma quello fa parte del lavoro di un tecnico. Noi vogliamo essere perfetti, ma non è sempre possibile perché il campionato italiano offre sempre test difficili così come in Champions. Ma non voglio entrare nei dettagli del passato, perché non è corretot verso un allenatore serio, bravo e che conosco bene come Fonseca“.
“Ovviamente da allenatore è tutto diverso rispetto al calciatore. Devi cambiare la tua mentalità nel vedere il calcio e devi pensare a tutto e non solo a te stesso. Questa notte non ho dormito perché volevo conoscere tutto quello che c’è qui dentro. Tutti sono importanti e abbiamo voglia di consoscere tutti il più presto possibile per arrivare velocemente ad essere pronti perché non abbiamo molto tempo e dobbiamo eessere presenti e attivi nelle nostre ambizioni“.
“Il timing per me non è importante. Ho parlato con il Milan e niente. In questi mesi mi hanno associato a tantissimi club. Ho accettato velocemente e sono arrivato ieri e oggi sono qui alla presentazione. Tutto molto veloce come potete capire. Perché sono qui? Sono in una delle migliori squadre del mondo a livello storico e non potevo dire di no, e la mia scelta è stata subito facile“.
“Sul comportamento coi giocatori dipende dalla situazione. io ho 50 anni e non posso cambiare il mio modo di essere. Io sono giusto e diretto: ci saranno sempre undici giocatori più contenti e altri meno. Questa è la cosa difficile della gestione del gruppo. Bisogna parlare occhi negli occhi ai giocatori, loro si devono allenare al massimo e poi ci sono cose di squadra, ma è giusto così. Come la pressione, nel calcio c’è la pressione. Bisogna avere fiducia di fare un buon lavoro e di superare i momenti difficili, Ma parlare serve a poco, bisogna fare i risultati come ho detto anche ai giocatori“.
“Io devo andare con il mio lavoro e con la mia organzizazione a livello tattico. Non è importante il modulo, ma quello che ci devi mettere sul campo. Poi come ho detto serve la strategia, ma la base deve essere su di noi e sui miei principi di lavoro. Il calcio è semplice: c’è una porta dove devi fare gol e un’altra dove non devi prenderlo. Il gioco dominante secondo me è vincere. Per me il posseso palla o il tiki taka è metterla dentro“.
“Noi faremo di tutto per arrivare in Champions. C’è tanto lavoro da fare e in questo momento abbiamo anche degli infortunati che non sono a disposizione. Abbiamo una rosa di cui ho fiducia e con quelli che ci sono andremo a lottare già per vincere venerdì. Gli infotuni fanno parte del calcio e io devo guardare a quelli che sono a disposizione“.
“Per me i giocatori sono uguali nello spogliatoio, non faccio differenze. Dipende cosa fanno in allenamento: se vanno al massimo e superano i limiti non avrò problemi. Davanti a tutti i giocatori sanno che il discorso e le esigenze sono uguali per tutti. Sicuramente parlo coi giocatori a livello individuale perché sono persone diverse e mi piace sapere anche la storia dei giocatori. Mi piacciono anche queste cose. Ma nella gestione del gruppo chi meriterà di giocare me lo dirà l’allenamento“.
“Ognuno in un club ha il suo ruolo. A me piace parlare coi dirigenti e parlare anche con lo staff medico ad esempio. Mi piace stare dentro tutte le cose del club, ma è il mio lavoro. Devo consocere tutto al più presto possibile. Con la dirigenza parlerò qundo avrò bisogno, siamo qui a remare tutti nella stessa direzione e per il bene del Milan“.
“Prima voglio conoscere la squadra e anche i giovani del Milan Futuro. Non è giusto parlare ora di mercato. Prima voglio conoscere la squadra, poi se ci sarà bisogno interverremo“.
“Vero che sono già subentrato nell’esperienza al Nantes, ma qui al Milan è diverso. Qui c’è una pressione e una carica diversa. Ma ci deve dare qualcosa di più. Dobbiamo prenderci la responsabilità senza paura e senza timori. Abbiamo tanto lavoro ma dobbiamo essere fiduciosi in quello che andremo a fare“.