Milan, con Pioli in panchina il ritmo è da record

Milan, con Pioli in panchina il ritmo è da record

Copyright: Fabrizio Carabelli

In pochi avrebbero scommesso sull’attuale primo posto in classifica del Milan quando Stefano Pioli prese l’incarico della squadra il 9 ottobre dell’anno scorso.

Dall’arrivo del tecnico di Parma però i rossoneri hanno inanellato un filotto di prestazioni sempre più convincenti. Una serie che ha portato il Diavolo ad un ritmo da record nel 2020. Nelle 49 partite con Pioli in panchina, il Milan ha totalizzato 100 punti esatti (considerando anche le sfide ad eliminazione diretta). Una media eccellente di circa due punti a partita.

Numeri che salgono se si esclude la parentesi dell’ultima parte del 2019. Nelle prime dieci gare del tecnico arrivarono infatti 12 punti. Medie da capogiro quelle del 2020, che sono un record assoluto per il tecnico ex-Fiorentina. Mai in carriera infatti era riuscito a mantenere standard così elevati nelle prime 50 partite in panchina.

I rossoneri stanno vivendo un momento di grazia, con la serie di 21 risultati utili consecutivi in campionato che li mette al primo posto anche nella classifica dell’anno solare, con 68 punti. L’Atalanta, seconda in questa particolare graduatoria, si trova a 61 punti.

La cura Pioli ha rigenerato il Milan e l’ha trasformato in un vero gruppo squadra, dotato di numerose individualità di spicco ed un sistema di gioco oramai ben oliato.

L’obiettivo per l’anno ad inizio stagione era quello di riportare il Milan nei piani alti del calcio, da cui da troppo tempo è latitante. I rossoneri, salvo sbandate improvvise nelle ultime sfide del 2020, concluderanno l’annata al meglio delle proprie possibilità.

Il superamento del girone di Europa League avvenuto con una partita d’anticipo ed la posizione in campionato, se già non autorizzano a sognare, quantomeno legittimano pienamente la soddisfazione attorno al club lombardo.

Pioli ibra kjaer
(Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Il futuro sorride ai giovani Diavoli di Pioli

Dovessero anche arrivare battute d’arresto nelle prossime partite per il Milan (privato al momento di due dei suoi giocatori chiave, Ibrahimovic e Kjaer), Pioli potrebbe guardare con fiducia al futuro.

Rimarrebbe intoccabile infatti il grande lavoro eseguito su una squadra che rimane una delle più giovani d’Europa per età media. Una garanzia questa di una possibilità di miglioramento ulteriore nei mesi e negli anni a venire.

Gli impegni prima della fine del 2020 dicono Sampdoria, Sparta Praga, Parma, Genoa, Sassuolo e Lazio. Di queste, ssolo le sfide con i ducali e i biancocelesti si giocheranno a San Siro. Un vero e proprio tour de force finale che, se portato a compimento mantenendo il trend positivo del 2020, metterebbe la ciliegina sulla torta ad un’annata da record nella storia del Diavolo.

Con buoni meriti di un allenatore che, arrivato in sordina e bonariamente ribattezzato “Padre Pioli” durante le prime partite, sta adesso riportando veramente il sorriso sulle bocche e le speranze nei cuori di tutti i tifosi.