Milan, clamoroso dietrofront | Un rinnovo già firmato viene stracciato: rottura totale in vista

Il Milan alza la Supercoppa a Riad - lapresse - calcioinpillole.com
Non c’è più nulla di scontato in questo Milan. Un rinnovo già firmato viene stracciato: un big rossonero da sacrificare.
La pausa per le nazionali è l’occasione non tanto per fare quadrato, c’è poco da salvare in questa stagione del Milan da troppi bassi e pochi alti. Il casting aperto da Gerry Cardinale, la ricerca di nuovo direttore sportivo con conseguente scelta del nuovo allenatore rappresentano la cartina di tornasole che aprirà al cambiamento estivo.
Non c’è più nulla di scontato e certo nel Milan, a prescindere da come terminerà la stagione. Lo stesso Ibrahimovic, per quanto blindato da Cardinale non è certo del suo futuro. Lo ipotizza Gazzetta dello Sport. Zlatan è stato influenzato, ma col Como non era allo stadio e non scrive sui social dal 25 febbraio. L’aspetto più delicato?
Sembra essere stato esautorato da alcuni poteri. Nella selezione del direttore sportivo, per esempio, non è una figura centrale a dispetto di Furlani, volato negli Stati Uniti per incontrare proprio Gerry Cardinale, numero uno di RedBird, fondo proprietario del Milan.
Tornato in Italia s’è preso in mano il casting e da allora, insinua il dubbio Gazzetta dello Sport, Ibrahimovic è passato in secondo piano. La domanda sorge spontanea: se Furlani ha in mano la prima pietra su cui poggiare il Milan del futuro prossimo, che ne sarà di Ibra?
Altri dubbi
Al di là sugli interrogativi che da tempo gravitano su due big caduti in disgrazia, i nominatissimi Theo e Leao. Uno potrebbe addirittura tornare a Madrid sponda Real per risolvere la questione Jimenez, l’altro è attenzionato dal Barcellona insieme a Salah. Poi c’è un’altra questione.
Col tempo si è guadagnato il soprannome di Magic Eagle, in nazionale ha parato perfino un rigore che non è servito a salvare una Francia sconfitta 2-0 dalla Croazia, la l’Aquila Magica non vola più: dov’è finito il rinnovo di contratto di Mike Maignan?

Futuro nebuloso
L’intesa sull’accordo è stata raggiunta praticamente da tempo: Mike Maignan in rossonero per altre due stagioni rispetto a un contratto in scadenza nel 2026. Un aumento poi dell’attuale ingaggio, fissato a 3,5 milioni più premi personali legati al rendimento. E qui che nasce il futuro nebuloso.
Proprio per i tanti errori commessi, per colpa di quella versione meno brillante, secondo la Gazzetta dello Sport l’accordo è tornato in discussione. Le prestazioni non giustificavano più la spesa. E in tempo di rivoluzione, Maignan potrebbe essere ceduto per trarre un lauto guadagno.