Stefano Pioli, tecnico del Milan, ha presentato in conferenza stampa la sfida di domani contro il Chelsea, quarta giornata del girone E di Champions League. Di seguito le sue dichiarazioni riprese da TMW.
C’è un fattore San Siro?
“Assolutamente sì, è fantastico giocare davanti ai nostri tifosi. Ci danno un sostegno ed energia prima, durante e dopo ed è un’arma in più che cerchiamo di portare in campo con noi”.
C’è rabbia per la partita contro il Chelsea?
“Dobbiamo dimostrare che è stato un singolo episodio e che non possa essere la normalità per il nostro livello. Eravamo delusi. Domani sarà un’altra partita, ma dobbiamo imparare dalle situazioni di settimana scorsa; abbiamo valutato gli errori, il Chelsea li ha sfruttati”.
Come sta De Ketelaere?
“Charles ha avuto un risentimento e affaticamento, credo che difficilmente ci sarà domenica. Rientra Messias tra i convocati. Aspettiamo il risveglio muscolare di domani mattina per decidere la formazione”.
Come sta la squadra dopo Londra e la Juve?
“Il Milan non deve vivere tra Chelsea e Juve, ma deve vivere le proprie partite secondo il proprio livello. Non dobbiamo essere preoccupati: sì delusi per Londra, ma domani è un’altra partita e noi dobbiamo riuscire a giocare al nostro livello”.
Quale avversaria ti inquieta di più nel girone?
“Non mi inquieta niente, sono concentrato su domani. Non possiamo avere altri pensieri se non pensare a fare un risultato domani. Il resto non ci interessa”.
La partita di domani vale più di tre punti?
“Per la Champions la partita di domani vale tanto, anche al di là dei punti, sia per il valore dei nostri avversari che per il nostro percorso”.
3 anni di Milan: si aspettava di essere a questo punto?
“È stato un percorso in cui ci siamo e mi sono concentrato giorno dopo giorno; non è né scontato né giusto pensare troppo in là, ma lavorare bene sul presente per affrontare meglio il futuro. Il pensiero è stato quello di lavorare bene con il club e i giocatori: è questo il mio obiettivo e il mio percorso”.
Come si prepara una partita così in così poco tempo?”
“È abbastanza semplice, avevo la partita di Londra da prendere in esame e l’ho fatto ieri mattina: in base alle posizioni di Londra abbiamo valutato se ci fosse qualcosa effettivamente da cambiare. C’è qualcosa da cambiare? Ehhh (ride, ndr)”.
Come sta crescendo Dest?
“Arriva da un modo di giocare parecchio diverso dal nostro: il Barcellona ha molto più palleggio, gestione, tecnica, meno verticalità e aggressività; è normale serva un po’ di tempo di adattamento. Credo molto nelle sue qualità e presto arriverà anche il suo momento”.
Si può cambiare atteggiamento di squadra, magari giocando in maniera un po’ più attendista?
“Potrebbe come no, dipende dalle valutazioni che abbiamo fatto delle partite precedenti. Ho le mie idee, domani cercheremo di mettere in pratica qualcosa di diverso”.