Milan, Cardinale: “Molte cose cambieranno in futuro”

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Cessione Milan, Cardinale apre a PIF: due le opzioni sul tavolo. I dettagli (Photo by Marco Luzzani, Gettyimages) calcioinpillole.com

Milan Cardinale – Il presidente del Milan Gerry Cardinale è intervenuto in occasione dell’evento Buisness of Football Summit a Londra, dove il numero uno rossonero ha parlato della stagione milanista, del futuro e delle prospettive del club tra campo e crescita aziendale.

Un Gerry Cardinale a tutto tondo quello presente al Buisness of Football Summit di Londra, l’evento organizzato dal prestigioso Financial Times che analizza e si focalizza sull’avenire finanziario del mondo del calcio, alla ricerca di nuovi modi per progredire e crescere. Il Presidente del Milan (affiancato da Zlatan Ibrahimovic) ha avuto modo di fare una panoramica sull’annata della squadra rossonera.

Milan Cardinale
(Photo by Marco Luzzani, Gettyimages) calcioinpillole.com

Milan, le parole di Cardinale al Buisness Football Summit: “Io e Ibrahimovic non siamo soddisfatti della classifica. Ci saranno cambiamenti, anche nel personale. Infortuni un problema che va oltre lo staff medico, i giocatori fanno troppe partite”

Penso di sapere a cosa vi riferite quando parlate di cose da cambiare. Anche se la parola “cambiamento” non mi piace troppo. Ho la totale fiducia in Ibrahimovic, e ci tengo ai suoi consigli e alla sua visione“.

Una cosa posso dirla. Tutto attorno al Milan deve cambiare, o meglio si deve evolvere per il meglio. Dire cambiamento presuppone una rivoluzione e non è necessaria. Mentre un’evoluzione porta con sè dei miglioramenti. Guarderemo a tutto e anche al personale, non siamo contenti della situazione infortuni“.

E non siamo soddisfatti io e Zlatan per primi che non siamo in vetta alla Serie A. Ma lavoriamo per arrivarci, siamo una squadra nuova e che ha cambiato molto e che finora non ha fatto troppo male. Ma non fare male non è abbastanza, siamo obbligati a fare bene e dobbiamo lavorare tanto“.

Siamo molto delusi sul fattore infortuni. Noi cerchiamo di avere una gestione oculata sui costi della nostra rosa e sugli stipendi. Ma poi se tutto il nostro lavoro viene vanificato perché un giocatore non è a disposizione, a cosa è servito tutto quello sforzo?. Crediamo sia un qualcosa che vada oltre lo staff medico. I giocatori giocano troppe partite durante l’anno, e questo è un’altro tema da affrontare. Dobbiamo prenderci cura della salute dei calciatori“.