Come cambia il mondo, tanto velocemente quanto il calcio. Basti pensare a fine dicembre 2019, dove del Covid non c’era neanche l’ombra ed il Milan perdeva 5-0 a Bergamo contro l’Atalanta schiacciasassi di Gasperini. Da quel momento tante cose son cambiate, la pandemia ha cambiato le abitudini di ogni cittadino ed il Milan batte la Dea al Gewiss Stadium per 2-3. Ora i rossoneri tamponano il Napoli in vetta e sono tra le pretendenti favorite per la vittoria dello scudetto.
Incredibile pensare che solo due stagioni fa, il Milan perdeva 5-0 in casa dell’Atalanta. Oggi la storia è diversa, i rossoneri vincono contro l’armata di Gasperini e convincono. Nel 2019, un discusso Stefano Pioli prendeva le redini di un Milan allo sbaraglio, con l’obiettivo di traghettarlo fino a fine anno e limitare i danni fatti precedentemente. A soli due mesi dal suo arrivo al Milan, il Diavolo sfida l’Atalanta e perde 5-0, sancendo uno dei periodi più bui degli ultimi anni rossoneri.
Pioli non è in discussione, la dirigenza del Milan conta su di lui e non gli attribuisce le colpe di un tracollo storico. La fiducia data al tecnico emiliano è stata la chiave di volta della rinascita rossonera, che, con qualche innesto di livello nel mercato di gennaio (Ibrahimovic, Kjaer, Saelemaekers) a testa bassa torna a macinare punti. Ecco che in qualche mese, Pioli passa da sicuro partente, ad uomo simbolo.
Da quel momento la squadra ha cambiato faccia, il 4-2-3-1 ha svoltato il gioco dei rossoneri e diversi record sono stati frantumati, tra cui quello dei 24 risultati utili consecutivi ed il ritorno in Champions League dopo sette anni. La gioventù, accompagnata dall’esperienza di un campione come Ibrahimovic si prende sulle spalle il Milan, e lo porta a raggiungere obiettivi impensabili fino a qualche mese prima. Non a caso il Milan è il dodicesimo club al mondo con l’età media più bassa (25,13 anni).
Oggi, 4 ottobre 2021, il Milan batte l’Atalanta per 2-3 a Bergamo, e si chiude un cerchio fatto di sofferenze, gioie, dolori e tanto lavoro. I rossoneri sono ufficialmente tra le pretendenti più serie per la vittoria dello scudetto. Gli uomini di Pioli sono stabili al secondo posto, in pressing “a uomo” sul Napoli, distante solo due punti.
Dai giocatori allo stesso Pioli, parlare di scudetto non è più un’eresia. Il Milan ci crede, il sogno è tangibile, ed i valori tecnici in campo lo dimostrano. Ecco alcune delle dichiarazioni dei rossoneri nel post-partita contro l’Atalanta:
Tonali: “Questa vittoria ci dà più consapevolezza: se vieni a Bergamo e dai un parziale di 3 goal sei una grande squadra. Siamo contenti. Scudetto? È l’unico obiettivo che ha il Milan quest’anno“.
Pioli: “Devono cavalcare l’entusiasmo. È giusto che i miei giocatori pensino di essere migliori degli altri, poi sta a dimostrarlo partita dopo partita”.
Dalla disfatta di fine 2019 alla vittoria simbolo del 3 ottobre, passando per il ritorno in Champions League dopo sette anni. Il Milan è tornato a fare paura, e chissà che non possa tornare a far tremare le altre squadre anche nell’Europa che conta in futuro. Intanto lo scudetto è lì, ed i rossoneri lo bramano e ci puntano.