Milan, aveva già le valigie pronte, ora può disfarle | Basta mettersi a tavolino e firmare
Derby svolta per il Milan: la squadra di Fonseca trova continuità ripetendosi. E chi aveva le valigie pronte, adesso può disfarle.
Vincere aiuta a vincere. Non è la solita frase retorica, bensì un fatto concreto che al Milan genera un entusiasmo ritrovato. La sconfitta in casa contro il Liverpool e la contestazione in Champions League vengono spazzate via da due vittorie-toccasana.
Il derby ha certamente fatto svoltare Paulo Fonseca, sulla graticola per il pessimo inizio di stagione e sull’orlo dell’esonero. In tanti lo avevano ipotizzato se ci fosse stato un finale diverso nella stracittadina di Milano. E invece l’allenatore portoghese ha tirato fuori il coniglio dal cilindro.
Nuovo sistema di gioco, fiducia nei suoi: due partite, altrettanti successi. E tutto cambia. Contro il Lecce, al Meazza, tre reti e quel clean sheet capitato soltanto una volta in campionato, contro il Venezia di Eusebio Di Francesco.
Tre gol in 270 secondi nell’anticipo contro il Lecce: apre una rasoiata di Morata (col capello rasato per l’occasione), raddoppia Theo Hernandez, chiude Pulisic. La contestazione della Sud contro il Liverpool è trapassato remoto. I fischi si sono trasformati in applausi e cori.
Sul filo dell’equilibrio
“È il bello del calcio. Noi dobbiamo sempre essere equilibrati perché le cose possono cambiare. È stato importante vincere il derby, ma per me era importantissimo vincere anche contro il Lecce”. Paulo Fonseca si destreggia benissimo sul filo dell’equilibrio. “Non prendere gol è stato importante”.
Altro Milan, altra aria. Entusiasmo, che si ripercuote sul mercato. Così, un milanista che praticamente era lontano dal progetto, per certi versi indisponente e con la valigia pronta, può serenamente disfarla.
Un rinnovo a furor di popolo
Theo Hernandez è stato uno dei protagonisti della sfida contro il Lecce, la cartina di tornasole di un entusiasmo ritrovato: lo si è visto in campo, le si percepisce da quelle parole del francese che aprono a un rinnovo molto importante. “Se resterò qua a lungo? Sono molto felice – ha spiegato Theo ai microfoni di Sky – la gente mi vuole bene anche la squadra, è la cosa più importante”. Certo, ci sono degli intoppi da superare, dirlo a parole è un conto, mettersi a sedere al tavolo delle trattative, un altro.
Ma le buone intenzioni ci sono tutte: Theo Hernandez ha un contratto in scadenza nel 2026, proprio come Maignan. Per il portiere sembra tutto in discesa, dovrebbe dire sì a sei milioni di euro netti all’anno; il francese ne vuole otto, in questo ambiente e rinnovato entusiasmo, si può serenamente trovare un accordo, venendosi incontro.