Milan, arma Giroud per l’assetto di Pioli. Gol e manovra offensiva

Giroud Milan

(Photo Claudio Furlan/LaPresse)

Non è stata un’operazione rapida come ci si aspettasse ma, alla fine, l’affare si è concluso con il lieto fine per il Milan. Olivier Giroud è un nuovo giocatore dei rossoneri. Indennizzo da un milione di euro al Chelsea più un altro eventuale di bonus. Per il francese è pronto un contratto biennale da 3,5 milioni di euro. Il direttore tecnico Paolo Maldini aggiunge altra esperienza al reparto avanzato, dove già predomina il carisma di uno degli uomini simbolo Zlatan Ibrahimovic. Giroud compirà 35 anni a settembre e il Milan conta sulla sua maturità per affrontare il ritorno in Champions League, in attesa di un altro centravanti più giovane da far crescere sotto l’ala dei due ‘veterani’. Esperienza, maturità ma anche gol e capacità di favorire tutta la manovra offensiva.


105 gol in 253 presenze con la maglia dell’Arsenal. 39 reti in 119 apparizioni al Chelsea. 46 marcature con la Nazionale francese in 110 presenze dall’esordio nel 2011. L’ultima stagione di Giroud – alla corte dei Blues di Tuchel – si è conclusa con 6 reti in 8 partite in Champions League, meno solo di Mbappé e Haaland. Balza all’occhio anche la voce ‘assist’: 41 all’Arsenal, 14 al Chelsea. Il Milan acquista un centravanti di eleganza e fisicità, capace di rendersi pericoloso in area di rigore con difese solide. Mancino educato e tanto movimento nel corso della partita.


Tatticamente, la vetta di Giroud nella sua carriera, arriva nel Mondiale del 2018, nel 4-2-3-1 predisposto da Deschamps e di medesima natura pioliana. Il CT del Bleus aveva creato una linea di ‘fantasia’ alle spalle del neo centravanti rossonero, condita dalla quantità e qualità di Blaise Matuidi, nonché dall’imprevedibilità di Griezmann e Mbappé. Un 4-2-3-1 mutevole che in transizione si trasformava in una sorta di 4-4-1-1, non troppo differente dall’assetto che Stefano Pioli ha costruito nella parte finale della scorsa stagione. Acquisisce ancora più importanza, dunque, la ricerca di un trequartista che vada a supportare l’infinita mole di lavoro che produce Giroud. Un’arma in più per il tabellino, un perno di valore per la costruzione del gioco di Pioli. Giroud si appresta a prendersi il Milan.