Milan, Ambrosini: “Maldini fondamentale, Leao? Deve crescere”
L’ex centrocampista del Milan, Massimo Ambrosini, ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport, dove ha parlato di diverse tematiche legate al club rossonero. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da PianetaMilan.
Milan, le dichiarazioni di Ambrosini a Tuttosport
Sull’importanza di Paolo Maldini a capo dell’area tecnica del Milan
“Non è importante, è fondamentale. Perché Paolo ha sempre unito una professionalità evidente ad un’ambizione naturale. E il suo riconoscersi così tanto nella società ha fatto sì che questa ambizione fosse trasmessa alla squadra. E, con essa, un senso di responsabilità verso la storia che ha questo club”.
Su quanto ha fatto male a Charles De Ketelaere il paragone con Ricardo Kaká
“Di Kaká ce n’è uno ogni 50 anni. Quando Ricky è arrivato in Italia questo sport stava cambiando e lui era un prototipo di calciatore diverso. Per questo averlo paragonato a De Ketelaere è stato ingiusto e ingeneroso. Ma credo che quel parallelismo sia durato poco visto quanto siano diversi i due come giocatori”.
Sul Milan giovane che può aprire un ciclo
“Certo. Anche perché Paolo e Stefano Pioli hanno mantenuto sempre alta l’asticella dell’ambizione. Per creare un ciclo ci vogliono, oltre all’ambizione, pure serietà, progettualità e mentalità. E questa squadra è pronta per competere per più anni, che è la base per restare in alto”.
Su Rafael Leao che non è ancora un fuoriclasse
“Il ragazzo è ancora all’interno di un processo di crescita. Madre Natura lo ha dotato di un motore dalla cilindrata superiore a tutti gli altri e per questo non deve accontentarsi per quello che sta facendo. Limitare questi passaggi a vuoto dipende soltanto da lui”.
Sulle qualità di Pioli
“La capacità con cui ha trasferito ai giocatori la presa di coscienza della forza della squadra. Il non aver mai concesso alibi a nessuno, il fatto di non essersi mai pianto addosso a fronte di alcune avversità passate nell’ultima stagione. E il fatto che, a differenza di altri, non si è mai nascosto mostrando le ambizioni del club. Grazie a tutto questo Pioli ha aumentato la competitività di una squadra che, in campo, si è sempre mostrata spavalda ma mai presuntuosa”.