Anche ieri sera, contro il Cagliari, Davide Calabria ha sfoderato un’altra prestazione davvero pazzesca. Il terzino rossonero sta vivendo un periodo davvero magico e lo testimoniano anche i gol e gli assist che sta collezionando partita dopo partita, oltre alle grandi prove che sta offrendo.
Che giochi da mediano o da terzino destro poco importa, Calabria sta attraversando un momento magico caratterizzato da tanta voglia di incidere e di fare la differenza. Per lui si parla di una rinascita avvenuta grazie alla mancanza del publico e dunque all’assenza di pressione, ma ormai nulla sembra poterlo scalfire. In pochi fanno notare il suo rendimento a causa del mostro presente sull’altra fascia di nome Theo Hernandez, ma i numeri di Calabria sono entusiasmanti e il Milan non può fare altro che godersi un suo gioiello arrivato dal vivaio.
Sono 2 gol e 1 assist per lui in 18 partite giocate e 3 pali colpiti se vogliamo essere precisi. L’ultimo ieri sera dopo una splendida conclusione di controbalzo effettuata con il piede sinistro. La differenza però Calabria la sta facendo sotto l’aspetto tattico: come Theo Hernandez, il terzino classe 1996 gioca molto avanzato e spesso si accentra entrando in area di rigore un po’ come accade con Gosens all’Atalanta. Sia lui che Hernandez agiscono quasi come se fossero esterni di centrocampo, con Tonali o Bennacer che scendono sulla linea dei difensori per costruire dal basso e legare il gioco. Un’arma tattica che sta dando i suoi frutti sia per la squadra che per le prestazioni personali di Calabria, diventato ormai inamovibile.
Pioli si affida così tanto a lui che non ha mosso un dito per fermare la cessione di Andrea Conti, ormai a un passo dal Parma. Se Calabria sta bene è lui il titolare inamovibile della fascia destra, con Dalot pronto a fare le veci sue o di Hernandez in caso di necessità. Dunque non solo Ibrahimovic, Calhanoglu, Donnarumma o Kessie, con Hernandez e Calabria anche le fasce sono da scudetto per il Milan.