Mihajlovic: “Ci siamo allenati bene. Dominguez deve adattarsi”
Alla vigilia del derby con il Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa l’allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic. Ecco le sue parole:
“Ieri e oggi ho parlato con i ragazzi e quello che ho voluto dirgli è che non esiste una vita senza problemi. Come tutti anche noi abbiamo i nostri, relativi al calcio, ma al di fuori ci sono problemi molto più grandi a causa di questo virus. Ci sono persone che hanno perso il lavoro, altre che hanno perso i loro cari e a loro va il mio pensiero e il mio rispetto. Queste persone, però, nonostante tutto continuano a combattere. Per adesso noi non abbiamo positivi, ma prima o poi una positività capiterà anche a noi. Questi problemi dobbiamo affrontarli con l’esempio delle persone fuori, che combattono tutto senza paura. Questo è il succo di tutto quello che penso in questo momento e che ribadirò hai ragazzi”.
Se ha ricordato ai suoi ragazzi ciò che ha passato lui, Mihajlovic ha risposto:
“Non c’è bisogno, perchè se lo ricordano bene. Io dico sempre che noi siamo gente fortunata e dobbiamo esserne grati. Noi facciamo un lavoro che ci permette di vivere bene, guadagnare bene, essere famosi e dare il buon esempio, ma non è sempre tutto rose e fiori. Dobbiamo però saper sfruttare tutto quello che abbiamo”.
Sul COVID:
“Io non so come ci si infetta, non lo sanno nemmeno i dottori. Dipende tutto dalla fortuna. Io mi sono infettato ma non ho fatto nulla, ho preso tutte le precauzioni. Sono uno malato di regole, e le rispetto tutte. Nonostante questo mi sono contagiato, cosa che non è successa a mia moglie nonostante abbia condiviso tutto con me per trenta giorni. Noi dobbiamo cercare di proteggerci il più possibile, ma non si capisce da chi e come proteggersi. Mettiamo le mascherine, è giusto. Ora vanno messe ovunque e noi accettiamo tutto e andiamo avanti, nella speranza di riuscire a convivere con questo virus e prima o poi combatterlo”.
Sulla sua esperienza con il COVID, Mihajlovic ha dichiarato:
“Nel periodo della mia positività ho parlato con il referente dell’ASL il quale mi ha detto che ogni giorno in Italia si infetta circa l’1% della popolazione. Quello che io vedo è che ci sono tanti asintomatici, però io non sono un medico quindi non mi espongo. L’importante è seguire le regole. Io per altri due mesi sono tranquillo, ho tanti anticorpi”.
Sulla condizione della squadra:
“Ieri abbiamo fatto un grande allenamento, forse il migliore da quando sono qua. Se domani giochiamo come ci siamo allenati ieri, non vedo l’ora che inizi la partita. Io guardo sempre la prestazione e in queste tre partite l’abbiamo sempre fatta. E’ vero che conta il risultato ma io sono sempre stato sereno perchè ho visto la squadra giocare, e continuando così i risultati arriveranno. Sono convinto che anche domani faremo una grande gara, e di solito quando si fa una buona prestazione può arrivare anche il risultato”.
Sul Sassuolo:
“Nel dopo lockdown è stata, insieme al Milan, la squadra migliore. Sono molto forti, anche dal punto di vista dei giocatori. A mio parere sono più forti di noi, ma questo non vuol dire nulla riguardo la prossima partita. Mio figlio più piccolo, anni fa, tifava Sassuolo, quando erano in serie C. Da li sono cresciuti molto, complimenti a loro. Sarà comunque una partita maschia, con due squadra che giocano sempre per vincere, mai per perdere e spero che ci divertiremo”.
Sulle nazionali:
“Credo che tutti noi dobbiamo cercare di portare avanti le abitudini, perciò penso che sia stato giusto far giocare le nazionali. Per quanto riguarda i ragazzi rientrati dalle nazionali, alcuni hanno fatto viaggi lunghi e hanno giocato, altri no. Orsolini, per esempio, ha portato avanti la sua preparazione, ma purtroppo non è sceso in campo. Se non è stato così è anche colpa sua. Dal dopo lockdown non si è più visto l’Orsolini che conosciamo. Noi stiamo facendo è cercare di farlo tornare in condizione il prima possibile. Tutto questo deve servirgli a livello morale per dimostrare che lui può starci in nazionale. Io sono molto fiducioso, ma deve convincere tutti con i fatti”.
Su Orsolini titolare:
“Vedremo. A Benevento Orsolini è entrato bene. Mi è sembrato di aver rivisto Orsolini dei tempi migliori. Oggi abbiamo ancora un allenamento, ma è vero che non abbiamo tanta scelta con Skov Olsen che si è fatto male. Orsolini è l’unico mancino, ma non è escluso possano giocare anche dei destri lì. Per ora abbiamo ancora dei dubbi, ma sicuramente per domani li risolveremo”.
Su Barrow, Mihajlovic ha detto:
“Ha recuperato dall’infortunio post-Benevento e si è allenato con continuità. Tutti noi, compreso lui, sappiamo che può e deve dare di più. Quando abbiamo parlato gli ho detto che lui ha tre opzioni: quella di giocare bene e far gol; giocare male e far gol; giocare bene ma non segnare. In queste partite purtroppo non ha messo in campo nessuna di queste tre soluzioni. Domani mi aspetto di vedere di meglio da lui dato che è un giocatore molto importante per noi”.
Sul giovane Vignato:
“Tutti i convocati sono disponibili e hanno possibilità di giocare. Nulla è ancora deciso. Sicuramente undici giocheranno, altri saranno in panchina e poi entreranno, altri purtroppo no dato che abbiamo solo cinque cambi. Quello che mi aspetto è di vedere rabbia in chi entra e tanta voglia di fare bene.
Per quanto riguarda Santander, Mihajlovic ha voluto aggiungere:
“Per Santander vale lo stesso discorso. E’ convocato, sta bene, si allena e se ci dovesse essere bisogno entrerà. Con il Benevento non è entrato per una scelta tecnica, visto che i loro difensori centrali erano tutti grossi e lenti. Ho pensato, dunque, che i giocatori più piccoli e veloci potessero metterli più in difficoltà”.
A chi gli ha chiesto se la mancata esplosione di Dominguez si a dovuta all’adattamento a un nuovo ruolo o a un nuovo calcio, Mihajlovic ha risposto:
“Secondo me c’è un po’ di tutto. Lui è un giocatore che può coprire tutti e tre i ruoli. Può fare il mediano, può giocare interno e anche giocare davanti alla difesa. Sicuramente rende meglio come mezzala nel centrocampo a tre, ma noi giochiamo diversamente quindi si deve adattare. Da quando è arrivato è sicuramente migliorato, ma siccome abbiamo diverse scelte io cerco sempre di fare giocare tutti. Dominguez è, comunque, un giocatore titolare per me. Da lui mi aspetto molto. Devo, d’altra parte, però, pensare anche agli altri. Se si allenano bene, devo farli giocare”.
Sul centrocampo a tre:
“Si può fare tutto, ma io non voglio cambiare il modulo e i principi che i giocatori hanno assimilato solo per via di qualche infortunio. Io preferisco adattare un giocatore fuori ruolo piuttosto che cambiare le abitudini di tutti i giocatori”.