Mercato Lecce, ufficiale: Frabotta è un nuovo giocatore giallorosso

Mercato Lecce

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Si muove il mercato in entrata del Lecce. Il club salentino, tramite una nota pubblicata sui propri profili social, ha annunciato ufficialmente l’arrivo in giallorosso di Gianluca Frabotta dalla Juventus. Il terzino lanciato in bianconero ai tempi di Andrea Pirlo è reduce da una stagione tutt’altro che entusiasmante con la maglia dell’Hellas Verona.

Mercato Lecce: ufficiale l’arrivo di Frabotta

Come detto in apertura, Gianluca Frabotta arriva a Lecce in prestito dalla Juventus. Il classe 1999 nell’ultima stagione ha totalizzato solamente 18′ in Serie A. Con l’Hellas Verona, infatti, è stato prima frenato da un infortunio e dopo il rientro è finito lontano dalle scelte di rotazione del tecnico Igor Tudor. Per Frabotta, quella in Salento, è l’occasione di riprendere il tempo perduto e provare a dare una mano al Lecce nella lotta salvezza. Per i giallorossi quello di Frabotta è il secondo acquisto ufficiale dopo l’arrivo dell’attaccante Assan Ceesay dallo Zurigo. Il club del presidente Sticchi Damiani dovrà ancora lavorare tanto sul mercato se vorrà allestire una squadra competitiva da mettere in mano al tecnico artefice della promozione Marco Baroni. Stando alle indiscrezioni circolate nelle ultime ore, infatti, il Lecce è sul punto di cedere il bomber che ha trascinato i salentini in Serie A: Massimo Coda sta per firmare un triennale con il Genoa e ripartirà dal campionato cadetto. Infine, nel giorno dell’ufficialità, Gianluca Frabotta ha parlato in conferenza stampa per presentarsi ai suoi nuovi tifosi. Di seguito ecco le sue dichiarazioni raccolte dai colleghi di Tuttomercatoweb.

Mercato Lecce, parla Frabotta

“Quest’anno per me è un anno importantissimo perché vengo da una stagione in cui sono stato fermo. Devo avere tantissima voglia di giocare, non vedo l’ora di iniziare questo campionato con il Lecce. Ho tanta voglia e determinazione, devo metterle in campo in ogni momento per cominciare al meglio la stagione”.

Ex compagni come Barak e Ragusa ti hanno detto qualcosa su Lecce?
“Barak me ne parlava spesso, mi raccontava di quant’è stato bene qui. E’ stato solo sei mesi e me ne ha parlato molto bene, sia per il vivere la città sia per il calore che i tifosi trasmettono”.

Quant’è pesato nella trattativa l’intervento di Corvino?
“E’ pesato perché quando ho parlato col direttore e anche col mister quest’estate ho sentito proprio la fiducia nei miei confronti. Non ci ho pensato tanto, avevo tanta voglia di essere qui. Mi hanno dato una grande opportunità e devo sfruttarla al meglio”.

Quant’è importante che il Lecce abbia voluto l’opzione per un riscatto nell’acquistarti in prestito?
“Mi sento parte integrante del progetto. Corvino mi aveva preso a Bologna e ora mi ha ricercato”.

Hai già un’idea sul numero di maglia?
“Mi piacerebbe molto il 24, che per me è un numero molto importante, mi lega molto con mio cugino da quando siamo nati”.

Quant’è importante la fase difensiva in Serie A?
“Sicuramente difendere è importantissimo in questo campionato perché ogni partita sarà una battaglia. Nel calcio moderno bisogna fare entrambe le fasi”.

Si comincerà col botto contro l’Inter.
“Con l’Inter sarà difficile, ma lo saranno tutte. Incontrarla alla prima, alla seconda o alla terza è uguale, tanto prima o poi bisogna incontrare tutti”.

Puoi essere per Baroni anche un’alternativa per il centro della difesa oltre che per la fascia?
“Ho giocato sempre da terzino sinistro o quinto, difensore centrale mai. Ma sono giovane, quindi perché no”.

Qual è l’allenatore che ha inciso maggiormente sulla tua crescita?
“Sicuramente Pirlo perché mi ha dato tanto spazio e sentivo proprio la fiducia quando mi faceva giocare. Mi ha migliorato tanto”.

Ti contenderai il posto con Gallo.
“Lo conosco, ci giocai contro quand’ero al Bologna. Sarà un campionato in cui ci giocheremo il posto e ci sarà da battagliare”.

Quanto ti hanno insegnato Bonucci e Chiellini?
“Sono due esempi. Anche quando non parlano, c’è da imparare. Basta guardarli nei gesti, nell’impegno, nella dedizione, nel non accontentarsi mai. Hanno vinto tantissimo, ma ogni giorno mettono dedizione massima nel lavoro, nel recupero. C’è solo da imparare”.