Calciomercato Italia

Mercato Lazio, Insigne è più di un’idea: due fattori a favore dell’operazione

Nuova idea nel mercato della Lazio. I biancocelesti stanno infatti pensando di riportare in Italia Insigne per rinforzare il proprio attacco. Due sono i fattori che possono favorire l’operazione.

L’inizio di stagione non è stato dei migliori e nel mercato di gennaio si aspettano delle opportunità per provare a migliorare la rosa. In casa Lazio si fa il punto in questa sosta per le Nazionali, fra presente e futuro.

Dopo lo 0-0 nel derby contro la Roma, i biancocelesti sono ora al decimo posto insieme al Monza a quota 17 punti e al ritorno in campo nel weekend contro la Salernitana la squadra di Maurizio Sarri proverà a tornare alla vittoria prima del match di Champions League di martedì contro il Celtic che può indirizzare la qualificazione agli ottavi.

Occhi però anche sul mercato e a possibili soluzioni per rinforzare la rosa. Soprattutto in attacco, dove i numeri non sono all’altezza e gli acciacchi contribuiscono ad ostacolare la crescita. E rispunta un vecchio pallino.

Mercato Lazio, torna l’idea Insigne: Sarri e Immobile due fattori

Insigne può ritrovare Sarri e Immobile – OneFootball

Come si legge sul Corriere dello Sport, una delle nuove idee del mercato della Lazio è Lorenzo Insigne. Che poi tanto nuova non è, perché l’ex Napoli è stato già accostato ai biancocelesti in altre sessioni. Ci sono due fattori che possono favorire l’operazione.

Uno è proprio Sarri, con il quale Insigne ha condiviso 3 anni al Napoli in cui si è espresso forse nel modo migliore. 139 partite, con 47 gol e 34 assist. L’altro è la presenza di Ciro Immobile, con cui ha trascinato il Pescara di Zdenek Zeman formando una coppia gol memorabile.

L’ostacolo più grande è però rappresentato dall’alto ingaggio. Insigne infatti guadagna 7.5 milioni di euro, decisamente troppi per le casse della Lazio. Il giocatore proverà a risolvere il contratto con il Toronto – valido fino al 2026 – e poi dovrà accettare un taglio pesante.

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Published by
Alberto Zamboni