Sono giorni concitati sul mercato per l’Inter. Ad una settimana esatta dalla prima giornata di campionato (a San Siro contro il Monza), i nerazzurri devono ancora sciogliere alcuni nodi legati a delle trattative che vedono protagonista il club.
Uno su tutti ovviamente quella riguardante Lazar Samardzic. Il centrocampista serbo classe 2002 sembrava ormai destinato all’Inter, dopo che i nerazzurri avevano trovato l’accordo con l’Udinese sulla base di un prestito oneroso con obbligo di riscatto fissato a 16 milioni + 2 di bonus.
Tutto secondo i piani con il giocatore che ad inizio settimana ha anche svolto le visite mediche per l’Inter. Ma nella giornata di venerdì il clamoroso colpo di scena.
Nel meeting per finalizzare gli ultimi dettagli, l’entourage di Samardic ha alzato le pretese sia per l’ingaggio del giovane centrocampista sia sul lato delle commissioni, chiedendo un rialzo di 400.000 euro sullo stipendio del ragazzo (1,8 a stagione invece che 1,4) più una commissione da 300.000 euro.
Condizioni non accettate dall’Inter e che hanno bruscamente frenato la trattativa, con i nerazzurri convinti di chiudere con le cifre patteggiate in precedenza con Rafaela Pimenta, la procuratrice che si è occupata del trasferimento di Samardzic.
Secondo quanto riportato da Sky Sport al momento la trattativa è in puro stallo e anzi Samardzic ha lasciato Milano per fare ritorno ad Udine, in attesa di nuove sul suo futuro che potrebbe anche non essere più nerazzurro.
Un destino legato anche a quello di Giovanni Fabbian, il centrocampista classe 2003 inserito dall’Inter come contropartita nell’affare Samardzic. Su di lui ora l’Udinese deve decidere il da farsi, molto probabilmente con una trattativa slegata dalla precedente operazione con i nerazzurri.