Il mercato dell’Inter ha vissuto un luglio sicuramente più piatto rispetto alle mosse importanti compiute a giugno, dove sostanzialmente la dirigenza nerazzurra ha cercato di consegnare una rosa già pronta a Simone Inzaghi.
Effettivamente quella dell’Inter è una delle poche rose del campionato che nell’undici titolare e in alcune riserve può dirsi completa, e numericamente mancherebbe solo un back up della difesa titolare.
Un’operazione che potrebbe essere fatta anche verso fine mercato con un low cost o un parametro zero (Denayer o Zagadou?), più difficile che la società usi altri fondi per un colpo nel reparto arretrato, come ad esempio Nikola Milenkovic.
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la “preoccupazione” dell’Inter in questo momento è proteggersi e respingere gli assalti per i suoi giocatori.
Come ormai è noto, il club nerazzurro deve realizzare un attivo di mercato di almeno 60 milioni di euro entro il 30 giugno 2023 ma ad oggi nessuna cessione pesante è stata fatta.
Ovviamente il “rischio” c’è ancora e il mese che manca alla fine del mercato è lungo, ma l’Inter non vuole farsi trovare scoperta. Due nomi su tutti sono ne mirino di alcuni top club europei: Milan Skriniar e Denzel Dumfries.
Il difensore slovacco è un obiettivo del Paris Saint-Germain da quasi inizio mercato, ma i francesi non si sono mai avvicinati alla richiesta dell’Inter da almeno 70 milioni di euro e la trattativa si è arenata da qualche settimana.
Più nuovo l’interesse verso l’esterno destro olandese, che piace tanto in Premier League con Chelsea e Manchester United che hanno fatto sondaggi. I nerazzurri chiedono 50 milioni di euro.
Nel mercato tutto può cambiare in un attimo, ma l’idea dell’Inter è quella di fissare una deadline per le cessioni. Superata tale data (l’inizio del campionato) sia Skriniar che Dumfries verranno tolti definitivamente dal mercato.
La società intanto vorrebbe cominciare a diminuire l’obiettivo di saldo del mercato con alcune cessioni minori, come quelle dell’attaccante Andrea Pinamonti e del Primavera Cesare Casadei.