Mercato Inter, Dumfries verso la cessione a giugno: le ultime
In casa Inter prosegue la preparazione in vista di una seconda parte di stagione che vedrà gli uomini di Simone Inzaghi impegnati su più fronti e col primo grande obiettivo stagionale, la finale di Supercoppa Italiana del prossimo 18 gennaio contro l’Inter. Mentre la squadra e Simone Inzaghi restano concentrati sul campo, Marotta e Ausilio studiano le mosse in relazione al prossimo mercato estivo. Difficilmente l’Inter farà operazioni in entrata a gennaio ma le idee per giugno sono molto chiare. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport infatti, il grande sacrificato sarà Denzel Dumfries, uomo scelto da proprietà e staff tecnico per rimpinguare le casse, evitare la partenza di Skriniar e utile per sbrogliare la matassa Lukaku con il Chelsea. Proprio gli inglesi sono la squadra maggiormente interessata all’olandese che ha brillato nei Mondiali in Qatar con l’Olanda.
Mercato Inter, Chelsea forte su Dumfries: la situazione
L’Inter dovrà infatti, per esigenze di bilancio, realizzare un attivo di 60 milioni di euro entro il 30 giugno del 2023 ed è proprio di 60 milioni di euro la valutazione che Marotta e Ausilio fanno di Dumfries. Già la scorsa estate c’erano stati ammiccamenti col club inglese, con Tuchel grande estimatore del ragazzo. L’avvento di Potter non ha cambiato le carte in tavola: il Chelsea è pronto a tornare alla carica in estate.
Marotta vuole trattenere Skriniar e Lukaku
Nella testa di Marotta e di tutta l’Inter la partenza di Dumfries rappresenterebbe il chiavistello necessario per agevolare la permanenza di Skriniar e Lukaku. Per il centrale, in scadenza di contratto a giugno, i nerazzurri hanno messo da tempo sul piatto un quadriennale da 6 milioni di euro a stagione più bonus. La cessione dell’esterno olandese potrebbe permettere a Marotta di ritoccare verso l’alto l’offerta e convincere lo slovacco a restare. Per quanto riguarda Lukaku, il belga non ha nessuna intenzione di tornare a Londra: Chelsea e Inter lavorano ad un nuovo prestito con condizioni differenti da quelli di quest’anno (8 milioni più 4 di bonus). La strada in questo caso sembra tracciata.