“Mercato bloccato per violazione del Fair Play Finanziario”: è arrivata un’altra mazzata dall’UEFA | Non potranno comprare nessuno
L’UEFA non fa sconti a nessuno e colpisce ancora: il Fair Play Finanziario va rispettato alla lettera, altrimenti ci si imbatte con sanzioni come questa
Intransigenti. L’aggettivo qualificativo per quelli della UEFA. Aleksander Ceferin più di tutti, uno dal pugno duro, uno che non regala niente a nessuno e se può colpire, non ci pensa due volte. Sia gli altri, sia i suoi.
È stato così per la Superlega, combattuta e sconfitta all’alba di una quella che sarebbe dovuta essere una nuova era. Anche dopo la “rivincita” di Don Florentino e di tutti quelli che potranno organizzare una qualsiasi competizione senza che Ceferin o chi per lui possano sanzionare.
“I club sono liberi di entrare in nuove competizioni se vogliono, nessuno li vuole fermare, possono fare quello che vogliono, anche unirsi alla Zombie League come viene chiamata dai tifosi inglesi o quella che io chiamo ‘Pleonexia League”. Si difende attaccando, sempre contro tutti e tutto.
Proprio quel carattere intransigente è stato alla base della rottura con Zvone Boban: la sua uscita ha fatto clamore, Ceferin non ha battuto ciglio dritto per la sua strada: lo statuto lo ha variato comunque, potrà essere rieletto anche se ha fatto sapere che non lo farà, lasciando al termine del suo mandato, fissato per il 2027.
Intransigenti (anche) con i club
Intransigenti dentro, figuriamoci fuori. Ne sa qualcosa la Roma e il suo settlement agreement concordato con l’UEFA, ne sanno qualcosa Paris Saint Germain e Manchester City, finite più volte nell’occhio del ciclone.
Ne sa qualcosa la Juventus (che ha patteggiato la Conference per chiudere la storia con l’UEFA), ne sa qualcosa il Barcellona, che deve sottostare a delle regole ben precise che l’hanno messa alle strette causa super buco nel bilancio.
Cento milioni in tutto
L’ultimo mercato azulgrana, la cartina di tornasole: solo un acquisto possibile, quello di Vitor Roque, ci ha provato, ma non c’è stato nulla da fare. La dirigenza catalana voleva un centrocampista, ma per farlo avrebbe avuto bisogno che il Consiglio ottenesse un introito di 40 milioni per evitare una penalizzazione. Niente sconti, il Fair Play è sacro per l’UEFA.
Ora è iniziato il conto alla rovescia per il mercato estivo. Ma la situazione economica del Barcellona resta comunque delicata: primo perché quei benedetti 40 milioni devono essere ancora trovati, poi perché a quel debito vanno aggiunti 60 milioni di euro, corrispondenti a una nuova scadenza per la cessione del 49% dei Barça Studios. In totale sono 100 milioni che il Barcellona dovrà pagare per poter fare mercato. Così è stato deciso. E così deve essere.