Marotta nel caos, Inter costretta alla cessione: primo sacrificio (da 30 milioni) per sostenere il mercato

Beppe Marotta

Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter - lapresse - calcioinpillole

I problemi di Suning con Oaktree non dovrebbero portare grandi scombussolamenti in casa Inter. Ma fino a un certo punto.

Se siano frasi di rito oppure no, lo scopriremo solo vivendo. Partendo dal presupposto che siano reali, la querelle tra Zhang e Oaktree non andrà a influire sulle scelte dell’Inter che verrà: lo ha detto a chiare lette Beppe Marotta nel pre-partita tra Inter e Lazio.

“Posso garantire la solidità della società, stiamo facendo un percorso virtuoso e non abbiamo problemi”. L’amministratore delegato nerazzurro, dunque, tranquillizza i tifosi, in apprensione nel caso in cui Zhang non dovesse essere in grado di rimborsare il prestito con Oaktree, con il conseguente passaggio di proprietà.

“Siamo una bella realtà – assicura Marotta – abbiamo un gruppo solido. La questione riguarda i nostri azionisti, noi non ne siamo a conoscenza bene Steven Zhang e la sua famiglia hanno a cuore l’Inter, qualsiasi decisione sarà presa con tanto amore per questa squadra”.

C’è un passaggio di Beppe Marotta che fa tutta la differenza di questo mondo. Perché se Oaktree per assurdo dovrebbe prendere il controllo dell’Inter, il fondo americano avrebbe già garantito un futuro direttamente proporzionale alle ambizioni della Beneamata targata Suning. Il problema è che questo passaggio porterebbe giorni e giorni, se non settimane e settimane, di immobilismo.

Nodi da sciogliere

Immobilismo vuol dire che non si possono annunciare i rinnovi di Simone Inzaghi, Barella e Lautaro Martinez. E questo sarebbe il problema minore rispetto a un’occasione che può capitare nel calciomercato ma impossibile da cogliere, proprio a causa delle mani legate, figlie di questa situazione.

È qui che Beppe Marotta alza l’asticella al suo team. “Dobbiamo essere bravi noi come management a creare un mercato creativo, fatto di competenza e fantasia – continua – soprattutto dobbiamo far leva sul coraggio, puntare sui giovani, o su chi ha esperienza e può ancora dire la sua in termini di competitività”.

Denzel Dumfries
Denzel Dumfries, esterno olandese col contratto in scadenza nel 2025 – ansa – calcioinpillole

L’indiziato ad andare via

Se la stabilità non dovrebbe essere in discussione, il rischio di una cessione pesante c’è. E il primo nome della lista è Denzel Dumfries, in gol tra l’altro in Inter-Lazio 1-1. L’olandese ha un contratto in scadenza nel 2025, ma sembra quello più lontano dal punto di vista della trattativa, al rinnovo.

Non è stato fatto nessun passo avanti, poi, in questi mesi per il rinnovo. E l’olandese ha mercato, per questo l’Inter non farà follie per tenerlo. Una eventuale cessione di Dumfries, presumibilmente in Premier, potrebbe portare nelle casse nerazzurre una trentina di milioni di euro. Hai voglia a fantasia con tutti quei soldi.