Marotta, la rivelazione su Acerbi: “Al giocatore abbiamo chiesto una cosa…”
L’ad dell’Inter, Beppe Marotta, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di DAZN nel pre partita della sfida contro l’Empoli, dove si è soffermato anche sul caso Acerbi-Juan Jesus.
In questi istanti stanno giocando Inter e Empoli nell’ultima gara della 30° giornata di campionato, con i nerazzurri che sono intenzionati ad archiviare il prima possibile la pratica scudetto e aggiudicarsi così la seconda stella.
Nelle settimane di sosta a tenere banco è stato il caso legato allo scontro verbale avvenuto tra Acerbi e Juan Jesus nella gara del turno precedente contro il Napoli, con il difensore nerazzurro che non è stato sanzionato dalla Giustizia Sportiva tra le mille polemiche dei tifosi avversari, oltre che della società partenopea, che ha avuto modo di manifestare il suo disappunto attraverso vari comunicati.
Sulla questione è tornato anche l’ad dell’Inter, Beppe Marotta, che ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di DAZN.
Marotta: “Pagina amara per il mondo del calcio”
Marotta ha parlato nel pre partita della sfida contro il club toscano, ecco di seguito le sue parole.
Noi siamo stati zitti volutamente, vorrei esprimere una sintesi delle nostre impressioni e dire che è una pagina amara per il mondo del calcio e per il nostro movimento, da qualsiasi punto di vista la si legga e la si possa analizzare. Noi abbiamo chiesto al nostro giocatore di farci un resoconto di quanto accaduto in campo: lui ha espresso quella che era la verità, la sua verità, la verità oggettiva. Non avevamo mai avuto dubbi su quello che ci ha detto e non ci sono riscontri del contrario.
Marotta: “L’Inter combatte ogni iniziativa contro il razzismo”
Poi la presa di posizione nei confronti della società e lo schieramento contro ogni forma di razzismo.
Devo dire che l’Inter è sempre al fianco di qualsiasi iniziativa che combatta il razzismo, siamo contrari al razzismo e siamo al fianco di Jesus da questo punto di vista. Non ho parlato con il difensore del Napoli, non compete a noi parlare con lui. Io prendo atto di quello che ci ha raccontato il nostro giocatore e non ho dubbi sulla sua versione, poi non sono io il giudice e non mi permetto di esprimere giudizi.