L’AD dell’Inter Beppe Marotta ha rilasciato alcune dichiarazioni al Settimanale del Tgr.
“Quando sono arrivato, dopo aver conosciuto l’ambiente, ho dialogato con la proprietà circa il progetto nuovo. Sia con Ausilio che con la proprietà abbiamo stilato un programma con una nuova struttura, era forse giusto e necessario fare dei cambiamenti. Il grande artefice di questa cavalcata è stato Conte, i giocatori hanno risposto alle sue indicazioni e la società che ha supportato il tutto. Tutti insieme abbiamo gioito inaspettatamente, perché la festa è arrivata quattro giornate prima della fine, anche questo è un piccolo record”.
“Io credo che il gap per quanto riguarda non solo l’Inter, ma tutte le squadre italiane, sia ancora abbastanza evidente. Non a caso la finale di Champions è tra due squadre di Premier League, in Europa League c’è una squadra inglese, siamo lontani da quelle performance di inizio anno 2000 con le italiane ai primi posti. C’è da lavorare e c’è anche un modello da rivedere”.
“Il Covid ha tracciato un solco notevole in un’area imprenditoriale già difficile da sostenere. Credo che il primo obiettivo sia ridurre i costi, come il costo del lavoro, quindi gli stipendi dei giocatori che incidono in modo forte e poi, in subordine, valorizzare al massimo le risorse”.