Marelli, caso Belotti-Venezia: “Applicato regolamento, ma fa riflettere”
L’ex direttore di gara, Luca Marelli, oggi commentatore su DAZN, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, all’interno della quale ritorna su uno dei casi più discussi del fine settimana. Si parte dalla spiegazione tecnica della rete annullata dall’arbitro Giua ad Andrea Belotti nel corso di Torino-Venezia.
“Pagina 88, regola 11: il fuorigioco è da sanzionare quando il movimento del difendente per giocare il pallone viene ritardato, ostacolato o impedito dal calciatore in fuorigioco. Questo è il caso di Pobega che influisce nel tentativo di intercetto da parte di Caldara. Può piacere o meno ma è stato interpretato il regolamento“.
Da un’interpretazione oggettiva si passa al giudizio personale di Marelli sulla norma.
“Se devo essere sincero no. Questa lettura è troppo penalizzante per chi attacca. Inoltre ritengo sia troppo esteso il concetto di impatto e influenza. L’arbitro è tenuto ad applicare il regolamento e, in ogni caso, il fuorigioco fischiato a Torino, da questo punto di vista c’è“.
L’ex direttore di gara, in Serie A dal 2005 al 2008, non ritiene necessaria alcuna sospensione per Giua.
“Giua è un arbitro giovane, non è stato perfetto, ma nel complesso non ha fatto una brutta gara“.
Marelli: “Stagione arbitrale positiva, ma ora arrivano mesi caldi”
Un giudizio complessivo sull’intera stagione arbitrale in Serie A e sul primo anno da designatore di Rocchi.
“Nel complesso molto positiva, ma febbraio e marzo sono mesi caldi in cui si decidono i campionati e aumentano le polemiche. Il primo anno di Rocchi da designatore è buono, ha fatto esordire i giovani anche nei big match e ha aumentato il turnover, senza perdere l’apporto garantito dagli “anziani”. Sull’uso del VAR mi sembra più coerente, anche in merito ai rigorini per esempio“.
Un commento finale sulla comunicazione messa in atto dall’AIA con i canali esterni.
“Credo che il progetto che ha in testa il Presidente Trentalange sia un grande passato avanti. Ovviamente sarà necessaria anche l’apertura mentale di addetti ai lavori e pubblico per fare in modo che funzioni“.