Da sempre abbiamo assistito ad innumerevoli iniziative legate al nome di Diego Armando Maradona. Dai vari docufilm, alle serie TV, dalla divulgazione di interviste inedite alla pubblicazione di materiale fotografico. Tutto questo perché il genio del Pibe de Oro, è da sempre destinato a restare nella memoria di ogni amante del calcio. La sua personalità eclettica e le sue doti calcistiche lo hanno consacrato in vita come il migliore di tutti i tempi, anche se resta sempre vivo il dibattito sul fatto che: Maradona sia stato davvero meglio di Pelè? Fatto sta che la sua assenza si fa sentire eccome, specialmente tra il popolo napoletano ed allora ecco che la SSC Napoli, domenica a Verona è scesa in campo con una divisa celebrativa del n°10.
La divisa presentata ed indossata dai calciatori del Napoli, raffigura nella parte frontale la sagoma stilizzata del campione argentino. Un’iniziativa quella della società davvero lodevole, una dimostrazione d’affetto da parte di un’intera città per quello che ancora oggi è considerato il giocatore simbolo del popolo azzurro. Iniziativa però che ha portato con se anche delle critiche, infatti all’indomani della sfida è corsa veloce la notizia che, Maradona jr, figlio di Diego, avrebbe intrapreso un’azione legale contro il club campano.
Proprio oggi però arriva la notizia della smentita della presunta querela, a divulgarla è proprio il figlio di Maradona, che ai microfoni di NapoliMagazine.com ha fatto chiarezza sulla vicenda, spiegando che le sue parole sono state fraintese, poiché lui stesso avrebbe detto di voler agire nei confronti dell’ex agente di suo padre, Stefano Ceci e non nei confronti della società.
“Spiace constatare che nelle ultime ore stanno circolando delle interpretazioni fantasiose sul mio conto, che onestamente intendo smentire categoricamente. Non ho mai dichiarato che noi figli di Maradona intendiamo agire legalmente contro il Napoli! Vado allo stadio con mio nonno da quando avevo 4 anni, tifo Napoli praticamente dalla nascita, per cui di cosa si sta parlando? Significherebbe andare contro me stesso, la mia natura e non intendo farlo.
Mi è stato semplicemente chiesto un parere sulla maglia tributo che la società ha dedicato alla memoria di mio padre, in occasione della partita contro il Verona, ed ho sottolineato che ho apprezzato il gesto del club, come ogni manifestazione d’affetto che si è verificata negli ultimi mesi, specificando anche che in qualità di figli di Maradona siamo aperti a qualsiasi iniziativa legata al nome e all’immagine di mio padre, essendo gli unici e naturali eredi, a maggior ragione se si tratta di opere di beneficenza.
Nelle ultime ore ho ricevuto sui social, come pure mia madre Cristiana, insulti gratuiti per un qualcosa che non ho mai dichiarato. Da parte mia, e dei miei fratelli, c’è totale apertura nei confronti della SSC Napoli. Sinceramente leggere determinati commenti fa male, anche perché nascono da frasi mai pensate e pronunciate“.