La Juventus non è l’unica protagonista del filone di indagini che riguarda le manovre stipendi, i rapporti con gli agenti e le partnership sospette. Nelle memorie difensive che il club bianconero presenterà entro la fine della settimana sono infatti nominati gli ex o attuali dirigenti della Juve, altri sei club e 12 operatori di mercato. Partendo proprio dalla Juventus, il secondo filone interessa appunto il club bianconero e otto suoi tesserati: l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vicepresidente Pavel Nedved, l’ex direttore sportivo Fabio Paratici, quello attuale Fabio Cherubini, il responsabile delle questioni legali Cesare Gabasio, il direttore sportivo della NextGen Giovanni Manna, il responsabile della gestione organizzativa del settore giovanile Paolo Morganti e il responsabile del calcio femminile Stefano Braghin.
Uscendo dal perimetro bianconero, e guardando agli altri club protagonisti delle cosiddette partnership sospette, ci sono Atalanta, Bologna, Cagliari, Sampdoria, Sassuolo e Udinese. Queste sei società non sono ancora state raggiunte dalla notifica di chiusura delle indagini, ma sono state ovviamente coinvolte in molte operazioni importanti finite sotto la lente delle indagini.
Infine, il capitolo dedicato agli agenti e ai rapporti del club bianconero con i rappresentanti dei calciatori. Si tratta di 12 procuratori:
Come riporta Calcio&Finanza, agenti e società sono esclusi da questo procedimento. Per quanto riguarda i club, il Procuratore è in attesa di ricevere eventuali atti dalle Procure locali, mentre sul fronte dei procuratori, le carte che li riguardano sono state inviate alla commissione agenti della FIGC.