Roberto Mancini, Ct della Nazionale, è intervenuto in collegamento a Dazn e parlando di Mateo Retegu, giovane attaccante del Tigre che è stato recentemente convocato per i prossimi impegni contro Inghilterra e Malta, validi per le qualificazioni agli Europei del 2024. L’allenatore marchigiano ha esaltato le qualità del bomber classe 98′: “Lo stavamo seguendo da tempo. È un ragazzo giovane che gioca titolare da due anni nel campionato argentino. Ha qualità che a noi mancano, pensavamo che non volesse venire ma ha detto subito di sì e lo abbiamo convocato”. Oltre a Retegui, Mancini si è espresso anche sugli altri attaccanti che possono fare la differenza con la maglia azzurra: “La speranza è che quelli che in questi momenti giocano un po’ meno possano affermarsi. Raspadori per noi è importante ma non gioca molto, Scamacca viene da un infrotunio e non gioca spesso. Se giocano riescono a migliorare, anche se all’inizio faranno degli errori, ma poi diventeranno giocatori importanti. Abbiamo questi in questo momento, compreso Gnonto. Non c’è una grande scelta. Zaniolo? Non possiamo valutarlo come centravanti“.
Il Ct azzurro ha parlato anche delle partite europee delle squadre italiane: “Le partite europee hanno un peso. Il Napoli ora va via liscio. Poi le 4-5 squadre che lottano per la Champions risentono delle coppe. Il Napoli gioca benissimo, gioca un calcio internazionale. Ci sono giocatori che stanno facendo veramente bene, messi insieme a chi è già lì da anni hanno creato un gruppo che sta meritando di fare tutto quello che sta facendo. In attacco sono fortissimi”. Mancini ha poi chiuso il suo intervento parlando delle problematiche del calcio italiano e dell’aiuto che possono dare gli allenatori alla nazionale: “Tutti gli allenatori vogliono giocare in attacco, avere organizzazione ed empatia con i giocatori. A volte ci si riesce, altre no. Poi c’è il problema dei pochi giocatori italiani impiegati, che ci portiamo da diverso tempo, dobbiamo trovare le soluzioni ma lamentarsi non porta a nulla. I club fanno le loro scelte, così come gli allenatori. I ragazzi giovano sono sempre centrali e importanti, ma dipende da loro. Si può migliorare, facendo anche fatica. Anche Zaniolo può fare meglio e diventare un giocatore importante. Sia lui che gli altri non devono mai mollare”.