Il CT della Nazionale, Roberto Mancini, è stato intervistato durante l’evento organizzato per i 75 anni di Corriere dello Sport e Tuttosport, SportLab. Ecco le sue parole sui giovani:
“I giovani sono il futuro del nostro Paese. Nel momento storico in cui io ho preso la Nazionale c’era bisogno di dare fiducia a qualche ragazzo che magari giocava poco nel suo club di appartenenza. Credo di essere stato il CT ad aver fatto debuttare più calciatori giovani”.
Sulla pochezza di italiani in Serie A, Mancini ha detto:
“Nel campionato italiano giocano davvero pochissimi italiani e non è mai stato così. La Nazionale è formata da 30-35 giocatori. Sono quelli che, poi, possono arrivare a giocare. Noi siamo riusciti a trovarli, tra giocatori di esperienza e giovani. Abbiamo messo insieme una squadra capace di giocare a calcio”.
Sul suo pupillo, Balotelli:
“Ancora oggi sarebbe nel pieno nella maturità calcistica. Mi dispiace che si ritrovi in questa condizione. Con le qualità tecniche che ha, sarebbe stato molto utile. Spero sempre che possa accadere qualcosa, gli voglio bene”.
Sul suo futuro, Mancini ha dichiarato:
“Io sono un allenatore, ma quando poi alleni la Nazionale diventi commissario tecnico. Dopo l’Italia è difficile dire cosa accadrà. Il mio obiettivo principale è l’Europeo. Io non guardo, sinceramente, alla scadenza. Nel mio orizzonte ci sono gli Europei e i Mondiali“.
Alla domanda sulla lotta a tre per il ruolo di punta, Mancini ha risposto:
“Abbiamo la fortuna di avere dei ragazzi eccezionali. Si è creata un’armonia incredibile. Immobile e Belotti sono amici. Poi è arrivato Caputo, che è bravissimo. Il rapporto tra loro è molto buono e questo ci aiuta tanto”.
Sul recupero di Zaniolo, infine, Mancini ha dichiarato:
“Su Zaniolo sono tranquillo, ha il tempo per recuperare. Credo che a marzo-aprile sarà pronto. È un ragazzo che ha ancora un fisico integro, penso che non ci saranno problemi per l’Europeo“.