Manchester United, ten Hag umiliato dal Brentford: “Non è possibile”
Erik ten Hag non si aspettava di partire così male con il Manchester United. Due sconfitte nelle prime due gare, con un’umiliazione subita sul campo del Brentford che ha dell’inspiegabile. Il duro commento del tecnico olandese.
— Manchester United (@ManUtd) August 13, 2022
United, ten Hag: “Avrei fatto altri cambi se fosse stato possibile”
Due sconfitte nelle prime due gare di Premier League, come successo solo oltre 100 anni fa, nel 1921, quando a fine stagione il Manchester United retrocesse in seconda divisione. L’inizio di Erik ten Hag sulla panchina dei Red Devils è terribilmente complicato. A Brentford è arrivata un’umiliazione che ha pochi precedenti: 4-0, maturato già dopo i primi 35 minuti di gioco. “Non è possibile che una squadra come il Manchester United prenda quattro gol in 35 minuti. I giocatori devono saperlo” dichiara il tecnico olandese ai microfoni della BBC. All’intervallo sono state tre le sostituzioni, nella speranza di cambiare qualcosa: “Avrei potuto cambiare tanti altri. Ho fatto le sostituzioni a fine primo tempo perché siamo una squadra e posso farlo, non penso che Martinez abbia tutte le colpe“.
La squadra non ha risposto nelle prime due giornate: “Devo capire perché si commettano errori del genere. Non è ammissibile per professionisti del nostro livello. Mi sembra evidente che questa squadra abbia bisogno di innesti ma non è il momento di concentrarsi sul mercato. Occorre prima lavorare come squadra e farsi trovare pronti per i prossimi impegni“.
Il risultato e la prestazione sono inaccettabili: “Sono sorpreso, non pensavo potessimo partite così. Non è possibile. Dobbiamo prenderci le responsabilità, mi dispiace davvero molto per i tifosi. Ci danno tutto e noi li lasciamo andare a terra“. Concludendo così: “Lo United è in grado di vincere contro il Brighton e il Brentford, ma non c’è riuscito. Dunque credo sia necessario interrogarsi e prendersi la responsabilità di queste prime due partite anche se sono io il primo colpevole“.