Manchester United, la strana storia di un “poliziotto” che si multa da solo

(Photo by Stu Forster/Getty Images)

Il rispetto delle regole militaresche nel Manchester United è sacro. Non seguire quelle leggi significherebbe fare un torto a se stessi e alla squadra. Il compito di fare rispettare il regolamento è affidato a Nemanja Matic e Harry Maguire. Questi ultimi sono talmente severi che non risparmiano nessuno, neppure loro stessi.

Poco prima della partita del Newcastle – spiega il serbo – mi sono multato perché ho fatto ritardo di due secondi a una riunione tecnica. E, siccome la legge è uguale per tutti, sono stato costretto a multarmi”. La multa però potrebbe essere smezzata con un altro giocatore: “Ho fatto ritardo perché stavo parlando con Paul Pogba di fronte alla stanza dove si stava svolgendo la riunione, quindi proverò a convincerlo di pagare il 50% della mia multa. Anche se non credo accetti”.

I due consoli si controllano a vicenda ed evitano, come nell’antica Roma, che uno dei due prenda, metaforicamente, il potere assoluto. Attualmente, però, tra i due, l’unico ad essere punito è Maguire. Egli, infatti, è stato visto dal suo collega supervisore mentre utilizzava il cellulare in palestra, gesto proibito dal regolamento.

Il serbo ha dichiarato di aver pronunciato queste parole in quell’occasione: “Gli ho detto: ‘Harry, mi dispiace ma è il regolamento. E ha pagato la multa”. L’allenatore dei Red Devils ha posto la sua fiducia su loro due, i più esperti dello spogliatoio, al fine di mantenere una certa disciplina.

Le regole sono precise e mirate: “Non arrivare in ritardo per l’allenamento, non essere in ritardo per le riunioni, niente telefoni in palestra. I ragazzi – prosegue Matichanno faticato a adattarsi per alcuni mesi, quindi ci ritrovavamo spesso molti soldi sul nostro conto, ma in futuro andrà meglio”. I ragazzi dello United sono avvisati: quando i due poliziotti entrano nello spogliatoio tutti in piedi e si saluta.