Manchester City: una rinascita che passa anche da Ruben Dias
Arrivato per poco meno di 70 milioni di euro, Ruben Dias sembrava l’ennesimo capriccio di una compagine inglese che per ovviare ai problemi difensivi spendeva tanto ed in maniera frettolosa.
Ruben Dias: il simbolo del nuovo City
Per chi vive ancora nel mito della difesa italiana e per chi con scetticismo si rivolge ai campionati minori come quelli portoghesi e olandesi, Ruben Dias è la dimostrazione di un cambiamento netto.
Per un Manchester City primo in classifica con 52 gol segnati e con 12 punti di vantaggio sulla seconda sarebbe troppo semplice parlare dei vari Foden, De Bruyne e Gundogan. Noi vogliamo però focalizzarci su quel dato che in Premier League spesso e volentieri viene accantonato poiché non utile a rendere spettacolare quello che è il campionato più bello del mondo.
Parliamo della fase difensiva e dei soli 16 gol subiti dal Manchester City, una vera e propria fortezza se si considera l’attitudine offensiva di tutte le squadre presenti nel campionato inglese. Senza Ruben Dias sarebbe stato a dir poco complicato pensare alla realizzazione di un ruolino di marcia così impressionante.
Ruben Dias è l’emblema di un Guardiola 2.0, di un punto di riferimento presente in difesa e non solo a centrocampo (De Bruyne). Ruben Dias è esplosione ed eleganza, un’eleganza che sta tutta nella spaventosa forza del 23enne portoghese nativo di Amadora. Un difensore moderno che fa dell’istinto il suo biglietto da visita ma che gode di un magnifico senso della posizione che gli permette di anticipare quasi sempre i propri avversari. Un difensore ben strutturato fisicamente che risulta essere completo e che sabato ha anche siglato il primo gol con la maglia del Manchester City in Premier League, un gol di fondamentale importanza contro uno degli avversari più in forma del campionato.
Il gol che ha sbloccato il match e che ha confermato come Ruben Dias sia diventato insostituibile anche per il carisma e per il senso di leadership portato all’interno del rettangolo vere. Perchè sostituire un Laporte sempre acciaccato con il peso di 70 milioni sulle spalle non è da tutti, specie per un 23enne che la sua sicurezza l’ha trasmessa anche a Stones, quasi rivitalizzato dalla presenza del portoghese. Senza dubbio uno degli acquisti più importanti di questa stagione.