Il presidente del CONI Malagò ha parlato della questione stadi in Italia. Con l’assegnazione degli Europei del 2032, ci sarà l’occasione di fare il salto di qualità. Forse.
L’Italia organizzerà insieme alla Turchia gli Europei del 2032. Ormai è passato più di un mese dall’ufficialità della notizia e si deve cominciare a pensare a tutto. A partire dall’annosa questione stadi, che in Italia è sempre un grossissimo punto interrogativo. Si parla sempre di riforme per favorire la costruzione di impianti di proprietà dei club, ma poi finisce sempre tutto in fumo.
E visti i precedenti – i Mondiali del ’90 -, i dubbi sul fatto che possa essere una effettiva occasione di crescita ce ne sono moltissimi. Ad affrontare l’argomento ci ha pensato direttamente Giovanni Malagò, intervistato dalle Iene.
Il presidente del CONI Malagò ha parlato così ai microfoni delle Iene: “Questo è un problema che conosco a memoria. È una cosa oggettivamente assurda rispetto a quanto accade in altri Paesi. Euro 2032 può essere un’occasione per modernizzare il più possibile gli impianti che ormai ci vedono in un’altra epoca”.
Ovviamente la responsabilità non ricade sul CONI: “Gli stadi sono di proprietà dei comuni e vengono dati in gestione ai club. Poi è compito di Federazione e Lega fare in modo che gli stadi siano tirati a lucido”.
Infine, una riflessione con una nota amara: “Ce la faremo? Bella domanda. Ci sono 9 anni di tempo, speriamo. Anche se in Italia quando ci sono di mezzo le infrastrutture può succedere di tutto. E ne so qualcosa anche io”.